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Glossario informatico
 
 

 OPE - OV

operatore
Un simbolo usato nella programmazione per eseguire un'operazione matematica oppure logica su un qualche valore. Nei due casi si chiama rispettivamente operatore aritmetico e operatore booleano.
OPI
Open Prepress Interface (interfaccia aperta per le operazioni preliminari alla stampa delle pellicole)
 
Si tratta di un'interfaccia sviluppata da Aldus come estensione al linguaggio PostScript allo scopo di fornire un formato comune per le separazioni in quadricromia (quattro colori) delle immagini. Viene utilizzata soprattutto nel mondo editoriale dove alle pagine sono spesso associate immagini di grandi dimensioni che devono compiere diversi passaggi prima di giungere alla loro riproduzione finale su pellicola (che verrà poi utilizzata per la stampa tipografica vera e propria). Nelle prime fasi della lavorazione, vengono utilizzate copie in bassa risoluzione per ciascuna immagine, così che l'impaginatore abbia un'idea del soggetto che sta inserendo nella pagina, ma possa lavorare con file di piccole dimensioni. L'originale elettronico in alta risoluzione di ciascuna immagine rimane presso il centro servizi che ne ha eseguito la scansione e che in seguito produrrà la pellicola. Quando l'impaginato è completo e ha superato tutte le varie fasi di verifica e correzione di bozze, la pagina torna presso il centro servizi per essere stampata e a questo punto l'interfaccia OPI entra in azione sostituendo automaticamente le immagini a bassa risoluzione con le corrispondenti versioni ad alta risoluzione, senza che sia l'operatore debba intervenire manualmente, con la possibilità di commettere errori.
optical coupler accoppiatore ottico
  Vedi accoppiatore ottico
optical fiber fibra ottica
  Vedi fibre ottiche
option ROM ROM opzionale
  Vedi ROM opzionale
OR
Operazione della logica booleana che produce un risultato vero (1) se uno qualsiasi dei valori in entrata è vero (1). La si può utilizzare per elaborare valori binari (0 e 1) o valori booleani (falso e vero). Ecco la tavola di verità risultante per due valori: OR binario OR logico Input Output Input Output 0 0 0 falso falso falso 0 1 1 falso vero vero 1 0 1 vero falso vero 1 1 1 vero vero vero
OR esclusivo Vedi XOR
Orange Book libro arancione
 
Le specifiche Sony/Philips per i dischi magneto ottici (che abbinano luce e magnetismo per scrivere e leggere le informazioni) e per i sistemi CD-WO (Compact Disc-Write Once) alias CD-R. Viene anche utilizzato per i CD-RW (riscrivibili). Definisce la struttura fisica e le dimensioni del disco CD-R, e indica come utilizzare alcune porzioni della superficie per registrare informazioni utili per la calibrazione del laser, per registrare le informazioni che identificano le varie sessioni e per registrare le aree che precedono e seguono quest'ultima.
organic dye colorante organico
  Vedi colorante organico
OS/2
Sistema operativo multitasking monoutente ideato congiuntamente da Microsoft e IBM e poi sviluppato solo da IBM, capace di eseguire applicazioni DOS, Windows e OS/2. È stato il primo sistema operativo per personal computer a utilizzare la modalità protetta e il multitasking di prelazione. Offre un'interfaccia grafica a oggetti più un'interfaccia a comandi sostanzialmente identica a quella del DOS. Le prime versioni di OS/2 furono ideate per il processore 80286 e perciò funzionavano a 16 bit, le versioni successive tra cui OS/2 Warp, funzionano a 32 bit su processore Intel 386 o superiori. OS/2, alla pari di Windows NT, offre un'opzione di dual boot, cioè è possibile scegliere in fase di avvio se far partire la macchina con OS/2 oppure con qualsiasi altro sistema operativo per piattaforma Intel.
OSI
Open Systems Interconnection oppure Open System Interconnect (sistema d'interconnessione aperto)
 
Un sistema che suddivide i protocolli di rete in sette livelli funzionali, partendo dal livello fisico (il primo) che si occupa della trasmissione elettrica dei dati sul particolare mezzo trasmissivo in uso, per salire fino al livello applicativo (il settimo).
OSM On Screen Manager (gestore su schermo)
 
Il programma di regolazione dei parametri di funzionamento di un monitor che si trova registrato nella memoria interna del monitor stesso e che viene richiamato a schermo sotto forma di un menu da cui scegliere quale regolazione effettuare. Fornisce anche informazioni sulle attuali condizioni di funzionamento, come ad esempio la frequenza di scansione verticale e orizzontale e altro.
OSPF Open Shortest Path First (precedenza al percorso aperto più breve)
 
Un algoritmo d'instradamento che controlla lo stato del collegamento (link-state) e che si propone come successore del RIP sulle reti con protocollo TCP/IP. Quando decide l'instradamendo di un pacchetto sulla rete questo protocollo esamina il carico della rete e la relativa banda passante. Ogni router mantiene al proprio interno una mappa della rete e scambia con gli altri router informazioni sullo stato corrente di ciascuna connessione fisica. Tra le funzioni incorporate troviamo la ricerca del percorso meno oneroso (least-cost routing), di tutti i percorsi di pari costo (equal-cost) e il bilanciamento del carico. L'OSPF si presta alla gestione di reti complesse ed eterogenee. Le sue specifiche sono contenute nelle RFC 1131 / 1247 / 1583. Alla pari del RIP II, OSFP supporta la creazione d'indirizzi di subnet di lunghezza variabile il che consente all'amministratore di utilizzare diverse maschere di subnet per ciascun segmento della rete, aumentando così la flessibilità di configurazione e il numero di subnet e host che possono coesistere su un singolo indirizzo di rete. Su una rete che usa il protocllo RIP non si possono avere più di 15 hop vale a dire che tra due reti qualsiasi non possono esistere più di quindici router. Usando il "costo" come elemento di metrica, OSPF supporta reti con un massimo di 65536 hop. RFC pertinenti RFC 1131 le specifiche OSPF (obsoleta) RFC 1247 OSPF versione 2 (obsoleta) RFC 1583 OSPF versione 2
ottetto Gruppo di otto bit. Sinonimo di byte nel mondo delle reti.
otturatore
Il sistema meccanico che si trova subito sopra alla pellicola oppure al CCD (per le fotocamere digitali) e che in condizioni di riposo blocca la luce in entrata, ma che si apre per tempi brevissimi e controllati quando premiamo il tasto di scatto al fine d'impressionare l'immagine della scena sulla pellicola oppure sul sensore digitale. Costituisce l'elemento più importante di qualsiasi macchina fotografica, a parte l'obiettivo che però talvolta è intercambiabile e non costituisce sempre parte integrante della fotocamera.
OUI
Organizationally Unique Identifier (identificatore unico di organizzazione)
 
Un indirizzo a 24 bit assegnato dall'IEEE a ciascun produttore di schede Ethernet. Questi 24 costituiscono la prima parte dell'indirizzo di tutte le schede prodotte da quel costruttore così da identificarne la provenienza. I successivi 24 bit dell'indirizzo sono definiti dal costruttore medesimo così da catalogare al proprio interno ogni singola interfaccia costruita. Il risultato finale è un indirizzo a 6 byte che identifica univocamente ciascuna interfaccia in qualsiasi parte del mondo.
out-of-order execution esecuzione fuori sequenza
 
Un metodo di elaborazione che consente l'invio di istruzioni alle unità di esecuzione in un ordine differente da come è indicato dal programma sfruttando il fatto che i relativi operandi sono già disponibili e non è necessario attendere la loro elaborazione da parte di altre istruzioni. Dopo questo rimescolamento di carte, le istruzioni vengono riassemblate nell'ordine corretto una volta che la loro esecuzione è completa. Nel mondo dei personal computer questo sistema viene usato dal Pentium Pro Intel e dal Cyrix 6x86. Il suo scopo è quello di eliminare gli stati di attesa del processore mantenendo così un flusso di elaborazione continuo. Lo svantaggio legato a questo meccanismo è che è difficile prevedere con esattezza quanto tempo ci vorrà per eseguire una determinata operazione visto che la sua posizione nella sequenza potrebbe essere variata per iniziativa del processore.
overhead carico passivo
 
Tutte quelle informazioni o attività che sono in aggiunta alle informazioni oppure alle attività di base e che servono alla gestione di queste ultime. Nella trasmissione dati, l'overhead è rappresentato da quelle informazioni che vengono aggiunte al pacchetto base e che ne indicano il percorso, ne permettono la verifica e ne indicano la natura. Aggiungono bit o impulsi che non convogliano le informazioni dell'utente, ma che servono invece ai sistemi per intendersi su come gestire tali informazioni. Nell'elaborazione dei dati, l'overhead è rappresentato da tutte quelle operazioni che il processore esegue in aggiunta all'elaborazione dei dati veri e propri: ad esempio le operazioni richieste dal sistema operativo e dalla relativa interfaccia utente. Quando spostate il mouse e cliccate su un'icona per eseguire il ricalcolo di un foglio di lavoro, l'overhead è costituito dalle istruzioni che il processore esegue per tracciare il percorso del mouse sullo schermo e per mostrare il pulsante che si abbassa sotto la vostra pressione prima di eseguire il ricalcolo vero e proprio.
overlay sovrapposizione
 
Tecnica di visualizzazione che permette di sovrapporre il segnale video della scheda di acquisizione al segnale inviato dalla scheda grafica verso il monitor. In tal modo è possibile osservare in tempo reale, in una finestra dello schermo, le immagini in arrivo dalla sorgente video esterna.
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