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FELCD |
FerroElectric LCD (display a cistalli liquidi ferroelettrici) |
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Vedi ferroelectric LCD. |
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ferroelectric
LCD |
Ferroelectric Liquid Crystal Display (display a cristalli liquidi ferroelettrici) |
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ferroelettrici |
Vedi ferroelectric LCD. |
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fetch |
acquisizione, recupero |
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1. Recuperare codice dalla cache oppure dalla memoria per poi eseguirne la decodifica.
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Fiber
Channel |
Un sistema trasmissivo per costruire una linea seriale ad altissima velocità,
capace d'inviare da 133 Mbps fino a 1,06 Gbps su doppino, cavo coassiale
e fibra ottica monomodale e multimodale. Viene usato per costruire dorsali
all'interno di reti aziendali e per collegare i mainframe alle relative
periferiche (batterie di dischi e altro). È codificato dallo standard
ANSI X3T9.3. |
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fiber
optics |
fibre ottiche |
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Vedi fibre ottiche. |
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fibra |
Vedi fibre ottiche. |
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fibra
monomodale |
Una fibra ottica con un nucleo molto sottile (10 micron) che accetta la
luce con una sola angolazione d'ingresso e con una sola frequenza. In
virtù delle ridotte dimensioni del nucleo e della precisione con cui la
luce deve entrare e uscire da questo, si tratta di fibre molto costose
da posare, oltre che da fabbricare. In compenso offrono una dispersione
molto bassa e raggiungono distanze considerevoli (fino a 200 km in alcuni
casi). È possibile trasmettere un solo segnale alla volta e l'allineamento
deve essere molto preciso perciò il trasmettitore deve emettere un raggio
laser. La maggiore distanza è dovuta anche alla qualità superiore della
luce prodotta dal laser rispetto a quella ottenibile dai LED impiegati
con le fibre multimodali. Considerato l'alto costo, la fibra monomodale
viene usata di rado nel mondo delle reti locali e solo quando sia indispensabile
coprire grandi distanze. |
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fibra
multimodale |
Una fibra ottica con un nucleo relativamente grosso (da 25 a 200 micron)
nel quale la luce può entrare con diverse angolazioni (diversi modi).
In virtù delle dimensioni del nucleo e della tolleranza di angolazione
con cui la luce deve entrare e uscire dal cavo, le fibre multimodali sono
anche abbastanza facili da posare e richiedono un trasmettitore di tipo
economico, un semplice LED. D'altro canto, poiché il nucleo è largo, il
segnale rimbalza sulle sue pareti interne a mano a mano che procede tende
a disperdersi. La dispersione viene anche favorita dal fatto che la luce
prodotta dal LED non è purissima. Per questa ragione le fibre multimodali
possono coprire distanze inferiore rispetto alle fibre monomodali (tipicamente
1 o 2 chilometri). Si ottiene peraltro il vantaggio di far entrare diversi
segnali contemporaneamente all'interno dello stesso cavo ottico, differenziandoli
per frequenza o per fase. Sono il tipo di fibra più diffuso nel mondo
delle reti locali. |
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Fibre
Channel |
Un canale di comunicazione seriale ad altissima velocità per collegare
al sistema centrale oppure alla rete locale unità disco esterne molto
veloci e molto distanti. Impiega quale mezzo di comunicazione la fibra
ottica oppure il doppino ritorto e trasmette con velocità di 266 Mbps
a 4 Gbps. Il nome non è Fiber Channel, come da corretta ortografia inglese,
perché si vuole sottolineare il fatto che questa tecnologia non dipende
unicamente dalla fibra, ma fornisce ottime prestazioni anche su connessioni
in rame. |
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fibre
ottiche |
Sottili filamenti di vetro oppure di plastica che vengono utilizzati per
trasmettere dati. Un cavo in fibra ottica contiene diverse fibre individuali,
ciascuna capace di convogliare impulsi luminosi a una velocità prossima
a quella della luce. Al punto ricevente troviamo un dispositivo che riconverte
in impulsi elettrici gli impulsi luminosi che arrivano attraverso il cavo.
Le fibre ottiche vengono utilizzate per le trasmissioni su lunga distanza
e garantiscono un'elevata immunità ai disturbi elettromagnetici e alla
radioattività, una banda passante molto ampia e la quasi impossibilità
di eseguire intercettazioni. Esistono tre tipi di fibre ottiche: monomodali
step-index, multimodali step-index, multimodali graded-index, ciascuno
con un proprio tipo di efficienza e con un numero massimo di segnali ottici
che possono essere convogliati simultaneamente sullo stesso filamento.
Il primo impiego delle fibre risale al 1953 quando Kapany mire a punto
fibre ottiche di vetro con le quali, qualche anno dopo, realizzò i primi
endoscopi a fibra ottica insieme a Hopkins. Nel 1970 i rivercatori della
Corning Glass Works riescono a costruire la prima fibra con un'attenuazione
abbastanza ridotta (sufficientemente pura) da trasmettere dati. Nel 1997,
a Chicago, AT&T conduce il primo esperimento di trasmissione sul campo. |
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FidoNet |
Un protocollo di posta elettronica per scambiare messaggi tra BBS diverse,
realizzato da Tom Jennings nel 1984 come parte del suo software Fido per
la gestione di Bulletin Board System. Dovendo sviluppare il software in
collaborazione con un'altra persona che viveva sull'altra costa degli
Stati Uniti, Jennings ideò un sistema per scambiare con facilità e in
automatico tutte le varianti apportate nel codice durante un giorno di
lavoro. La BBS si fermava un'ora tutte le notti e trasferiva nelle due
direzioni tutti i file che erano stati modificati. La logica evoluzione
di questo meccanismo fu quello di consentire lo scambio bidirezionale
di messaggi, file e utility (NetMail) tra i sysop (amministratori) delle
varie BBS dotate di software Fido. Nel 1986 si trovò il modo di estendere
anche ai singoli utenti la possibilità di scambiare messaggi (EchoMail)
e anche altri software di BBS adottarono lo stesso sistema. Nel mondo
esistono oltre 35.000 nodi FidoNet. Nei tempi recenti sono stati creati
gateway che consentono di far viaggiare i messaggi FidoNet anche su Internet.
All'interno dello spazio FidoNet la posta si propaga passando da una BBS
all'altra, con i ritardi dovuti alla registrazione del messaggio sulla
BBS e al successivo invio alla prossima BBS durante i periodi di mutuo
aggiornamento. Benché relativamente superata dalla diffusione capillare
di Internet in tutto il mondo occidentale, la tecnologia FidoNet sta trovando
nuovi sbocchi d'impiego nei paesi in via di sviluppo. L'indirizzo del
suo sito Web è http://www.fidonet.org. |
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field |
campo |
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Nei messaggi generati da un computer, nei database e nei programmi, un
campo è un insieme di caratteri che viene trattato come singola unità
d'informazione. Per esempio ogni pacchetto IP contiene un campo che indica
l'indirizzo del destinatario e un campo che indica quello del mittente.
Anche l'intestazione dei messaggi di posta elettronica generati su Internet
contengono campi: il nome del destinatario e del mittente (obbligatori),
l'argomento del messaggio e altri ancora. |
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FIFO |
First In First Out (primo a entrare, primo a uscire) |
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Un sistema di memorizzazione che recupera per primi quei valori che sono
stati memorizzati per un tempo più lungo. Il primo che entra nella coda
è anche il primo ad uscire. Serve affinché le informazioni vengano rilasciate
nell'esatta sequenza con cui sono entrate nel buffer di memoria: il primo
byte esce per primo, il secondo esce per secondo e via di questo passo.
Nella comunicazione di dati con personal computer, i buffer FIFO vengono
utilizzati per isolare la porta seriale dalla CPU di modo che le informazioni
non vadano perdute anche se quest'ultima è momentaneamente occupata. L'UART
16550 usato in molti personal computer moderni immagazzina nel proprio
buffer FIFO i dati entranti nell'attesa che il processore sia pronto a
elaborarli. I buffer FIFO riproducono in modo fedele la modalità con cui
le informazioni vengono trasmesse su una linea seriale, vale a dire un
byte alla volta, in sequenza rigorosa. La modalità di funzionamento opposta
prende il nome di LIFO (Last In First Out). |
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file
binario |
Un programma eseguibile scritto in un codice che la macchina è pronta
ad eseguire. Il formato di registrazione è simile a quello di qualsiasi
altro file di testo, anche se contiene anche simboli che in un file ASCII
non sarebbero ammessi, inoltre non è concepito per essere letto dall'uomo,
bensì per essere letto ed eseguito direttamente dal computer. |
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