memory
interleaving |
interleave sulla memoria |
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Una delle tecniche possibili per accrescere la velocità di accesso alla
memoria che in questo caso viene divisa in due banchi, uno per gli indirizzi
pari e uno per gli indirizzi dispari, così che sia possibile pescare da
due indirizzi contemporaneamente. |
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MEMS |
Micro-Electromechanical Systems (sistemi elettromeccanici miniaturizzati) |
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La combinazione di circuiti elettronici integrati e minuscole parti meccaniche
mobili così da produrre automatismi miniaturizzati. Dispositivi elettromeccanici
miniaturizzati che vengono costruiti con gli stessi processi produttivi
utilizzati per i circuiti integrati. Un esempio in questo senso sono i
microscopici specchi orientabili con comando elettronico, usati per la
fabbricazione di alcuni display LCD. |
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menu |
Un insieme di scelte che un programma consente di operare, presentate
in forma di lista, dove ciascuna scelta è identificata da una o più parole
descrittive. I menu solitamente compaiono in cima alla finestra di lavoro
e scompaiono non appena si è operata una scelta. Costituiscono uno degli
elementi fondamentali usati dai programmi moderni per consentire all'utente
d'impostare i propri comandi, disponendo sempre di una guida su ciò che
è possibile fare. |
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Merced |
Nome in codice del primo processore Intel a 64 bit basato interamente
su un'architettura RISC, a differenza dell'architettura CISC usata dal
tutte le famiglie precedenti. Sviluppato in collaborazione con HP, offre
il cosiddetto parallelismo esplicito, vale a dire diverse istruzioni vengono
eseguite in parallelo da più macchine dedicate e indipendenti che si trovano
tutte all'interno dello stesso chip. E' come avere all'interno del processore
un sistema multiprocessing. Atteso per l'anno 2000, probabilmente subirà
slittamenti. Richiede lo sviluppo di un sistema operativo completamente
nuovo, pur essendo in grado di eseguire in modalità compatibile l'attuale
codice a 32 bit. In quest'ultima modalità, però, sarà più lento dei Pentium
II suoi contemporanei. Funzionerà con frequenze intorno ai 1000 MHz, cioè
1 GHz. |
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Merit
Network |
Un consorzio senza fini di lucro creato nel 1966 dalle università del
Michigan per gestire MichNet, la porzione di rete Internet che serviva
quello stato. Insieme a MCI e IBM, è diventato nel 1987 uno dei gestori
primari di NSFnet, la dorsale primaria che Internet ha usato fino al 1995.
Nel luglio del 1994 ha ricevuto una commessa quinquennale per sviluppare
il Routing Arbiter (arbitro di instradamento) che costituisce una delle
componenti fondamentali della nuova rete per la ricerca americana, la
NREN (National Research and Education Network). L'indirizzo del suo sito
Web o http://www.merit.edu. E' membro di FARNET (Federation of American
Research NETworks). |
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META |
Uno dei marcatori della nuova versione 3.0 del linguaggio HTML (HyperText
Markup Language) che serve a intodurre informazioni di catalogazione nel
documento senza che queste vengano visualizzate sulla pagina utente. Tali
informazioni comprendono l'autore e commenti utili alla categorizzazione
degli argomenti trattati. Questo genere d'informazione viene utilizzata
per l'indicizzazione del documento così da facilitarne e il recupero automatico
durante una successiva ricerca, e viene consultata dai robot operanti
sul Web. |
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Metasearch |
Un'interfaccia verso diversi motori di ricerca gestita da Scott Banister,
presso l'università dell'Illinois a Urbana-Champaign, lo stesso che gestisce
Submit-It. Serve da finestra per sottoporre una richiesta separatamente
a diversi siti di ricerca primari, lanciandola ogni volta di nuovo. Consente
una certa personalizzazione della query per ciascun motore visto che la
richiesta viene inviata separatamente a ciascuno. L'indirizzo è http://www.metasearch.com. |
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method |
metodo |
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Vedi metodo. |
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metodo |
In un linguaggio di programmazione a oggetti (OOP) una funzione che è
membro di una classe o, più semplicemente, l'azione di elaborazione che
l'oggetto esegue quando viene istruito a farlo per mezzo di un messaggio.
In sintesi, il codice che viene seguito in risposta a una richiesta. È
sinonimo di member function. Una funzione di questo tipo può appartenere
come membro a una classe privata (vedi incapsulamento) oppure a una classe
pubblica. Un oggetto che costituisca un istanza appartenente alla stessa
classe della member function può ricevere un messaggio in cui lo si istruisce
di eseguire la funzione medesima. Consideriamo, ad esempio, una funzione
membro della classe A che ripulisce lo schermo quando viene eseguita.
Un oggetto che costituisca un'istanza della classe A potrebbe ricevere
un messaggio in cui viene istruito di eseguire tale funzione e perciò
ripulirebbe lo schermo. |
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mezzatinta |
La parola mezzatinta viene dal mondo editoriale dove significa riprodurre
per mezzo di punti di colore fisso le diverse gradazioni che una tinta
può assumere all'interno di un'immagine. È la tecnica utilizzata per stampare
riviste e giornali e consiste proprio nel combinare i diversi punti d'inchiostro
(nero oppure nero, giallo, magenta e ciano nella quadricomia) così che
la loro posizione e la loro dimensione relativa produca all'occhio l'impressione
di tinte più o meno dense, che variano con apparente continuità al fine
di riprodurre quanto più fedelmente possibile l'effettiva variazione di
densità e di tinta prodotta dal fotografo sulla pellicola fotografica
oppure dall'artista con la sua matita e i suoi pennelli. Anche nella stampa
di riviste e giornali, così come nella stampa laser, non esiste la possibilità
di attingere a diversi inchiostri oppure di diluire l'inchiostro in modo
diverso a seconda della densità che si vuole produrre. Pertanto si usano
punti che raccolgono l'inchiostro base, ma che in virtù della loro forma,
dimensione e posizione creano un retino che riproduce in qualche modo
l'impressione dell'immagine originale. Sui quotidiani, dove la stampa
è grossolana, il retino è visibile anche a occhio nudo. Sulle riviste
a colori, invece, bisogna ricorrere a un lentino per distinguerlo. |
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mezzetinte |
Una tecnica di stampa che mescola aree di minuscoli punti neri e minuscoli
punti bianchi al fine di produrre svariate gradazioni di grigio o di colore
al fine di generare sulla carta le varie tonalità presenti in un'immagine.
Le sfumature vengono prodotte aumentando e diminuendo le dimensioni dei
dot cluster. Vedi retino mezzetinte. |
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MFENET |
Magnetic Fusion Energy Network (rete per l'energia da fusione magnetica) |
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Una delle reti nate per collegano centri di ricerca amerciani prima che
Internet diventasse di dominio pubblico. E' esterna a Internet. Consente
lo scambio di mesaggi di posta elettronica con Internet attraverso gateway. |
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MFM |
Modified Frequency Modulation (modulazione di frequenza modificata) |
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Un sistema di codifica megnatica usato nei dischi rigidi di vecchia data
(fino a 40 MByte) e sulla maggior parte dei floppy disk. Costituiscve
un'evoluzione della precedente tecnica FM (Frequency Modulation) ma è
stato rimpiazzato, per quel che riguarda gli hard disk dal sistema RLL
(Run-Lenght Limited). Trasferisce 625 KByte per secondo. E' compatibile
con l'interfaccia ST506. |
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MFS |
Metropolitan Fiber Systems (Communications Company) (sistemi in fibra metropolitani) |
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La società che gestisce uno dei quattro NAP (Network Access Point) che
costituiscono il punto di contatto tra la nuova dorsale americana per
la ricerca, vBNS (very high-speed Backbone Network Service), e le reti
Internet regionali. Si trova nella città di Washington. L'indirizzo del
suo server Web è http://www.mfsdatanet.com. Offre una copertura nazionale
piuttosto ampia (più di quaranta città americane collegate direttamente
in fibra ottica) che si estende anche a Londra, Francoforte, Parigi, Zurigo
e Stoccolma, oltre che Città del Messico. Anche questo NAP è costruito
su tecnologia ATM (Asynchronous Transfer Mode) e si collega alla dorsale
vBNS da una parte e a una serie di fornitori di accesso regionali e locali
i quali hanno il vincolo di agganciarsi a MDS con linee della velocità
minima di 1,5 Mbps. MFS Data Services ha costruito e sta costruendo una
propria rete di MAE (Metropolitan Area Exchange) che coprono le città
di Chicago, Dalla, Houston, Los Angeles (in cogestione con l'Information
Sciences Institute ), New York, San Jose, Parigi e Francoforte. |
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