IAB |
Internet Architecture Board (Consiglio architetturale per Internet) |
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Successore dell'IAB (Internet Activities Board) e parte integrante della
Internet Society, si occupa su vasta scala di coordinare l'evoluzione
architetturale di Internet comportano e di appianare le eventuali divergenze
che nascono in materia di standard. Coordina l'attività di due sue divisioni:
l'IETF (Internet Engineering Task Force) e IRTF (Internet Research Task
Force). L'indirizzo di riferimento per questo ente è http://www.iab.org. |
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IANA |
Internet Assigned Numbers Authority (autorità per l'assegnazione di numeri) |
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Una componente dello IAB (Internet Architecture Board) che ha lo scopo
di tenere traccia dei numeri (parametri) utilizzati dai vari protocolli
di Internet e coordinarne l'impiego. IANA tiene anche traccia dei vari
well known port (porte ben conosciute) e dei numeri di riferimento fisso
usati dai vari protocolli usano per rendere agevole l'accesso a qualsiasi
server da parte di qualsiasi client (ad esempio in modalità FTP oppure
Telnet). L'indirizzo di riferimento è http://www.iana.org ma molto informazioni
sono reperibili sul sito http://www.isi.edu dell'Information Sciences
Institute a Los Angeles presso cui la IANA è ospitata. La IANA lavora
su delega della Internet Society e del Federal Network Council. La raccolta
più recente dei numeri assegnati ai vari protocolli si trova nello STD
2 oppure nella RFC 1700 pubblicata nell'ottobre del 1994. |
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IAP |
Internet Access Provider (fornitore di accesso a Internet) |
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Una società che fornisce accesso a Internet ad aziende e a clienti privati,
ma che dipende da un ISP (Internet Service Provider) per accedere alle
linee internazionali. Offre servizi di vario tipo, tra cui la posta elettronica.
Può avere POP (Point of Presence) sul territorio, di solito gestiti da
aziende minori consorziate con l'IAP. |
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IAS |
Information Access Service (servizio di accesso alle informazioni) |
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Un servizio di notifica delle informazioni relative al proprio status
che deve essere fornito da qualsiasi apparato compatibile con le specifiche
IrDA. Comunica una descrizione dei servizi offerti da quello specifico
dispositivo a tutti gli altri dispositivi con cui può mettersi in contatto. |
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ICache |
Instruction Cache (cache delle istruzioni) |
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Una memoria locale veloce che contiene le istruzioni da eseguire. Quando
un programma cerca di accedere a un'istruzione che non è ancora (oppure
non è più) in questa cache, la CPU deve attendere fino a quando i dispositivi
hardware dedicati la recuperano da un'altra cache che si trova a valle
oppure dalla memoria centrale. Queste stalli nell'unità fetch/decode si
sovrappongono in parte con l'attività delle altre unità che continuano
a funzionare in modo indipendente. |
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ICAP |
Internet Calendaring Access Protocol (protocollo di gestione degli appuntamenti su Internet) |
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Un protocollo proposto da Lotus e da Clear Blue Network Systems per fissare
appuntamenti attraverso Internet. È compatibile con vCalendar e probabilmente
verrà recepito assieme a quest'ultimo in uno standard ratificato dall'IETF.
Attraverso ICAP qualsiasi browser potrà comunicare con un server Notes
e impostare appuntamenti a distanza. |
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ICARO |
Italian Computer Antivirus Research Organization (Organizzazione italiana per la ricerca contro i virus informatici) |
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Organizzazione indipendente fondata da quattro ricercatori italiani allo
scopo di distribuire agli utenti informazioni attendibili e per fornire
una struttura di supporto antivirus indipendente per l'Italia, capace
di dialogare anche con l'estero. |
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ICCB |
Internet Configuration Control Board (Consiglio di controllo sulla configurazione di Internet) |
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Comitato di supervisione tecnologica sullo sviluppo di Internet creato
dalla DARPA (Defense Advanced Research projects Agency) nel 1981 e successivamente
riampiazzato dallo IAB (Internet Architecture Board). |
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ICMP |
Internet Control Message Protocol (protocollo per l'invio di messaggi di controllo su Internet) |
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Viene usato per generare messaggi di errore, di controllo e informativi,
oltre che pacchetti di test relativi al protocollo IP (Internet Protocol)
di cui costituisce un'estensione. Viene usato ad esempio con il programma
PING. Un altro impiego importante è nel decongestionamento dei router.
Quando il router diventa congestionato e non riesce più a inviare a destinazione
i pacchetti che gli arrivano, entra in causa l'ICMP che regola il flusso
di dati in arrivo inviando a ogni macchina (host) che sta trasmettendo
messaggi in cui chiede di sospendere le trasmissioni fino a quando la
congestione viene risolta Le sue specifiche sono definite nella STD 5
alias RFC 792. Il suo numero di protocollo è 1. |
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ICMPv6 |
Internet Control Message Protocol version 6 (versione 6 del protocollo per l'invio di messaggi di controllo su
Internet) |
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Versione aggiornata dell'ICMP che recepisce la nuova struttura d'indirizzamento dell'IPv6 (Internet Protocol version 6). Le sue specifiche sono contenute nella RFC 1885. |
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IDE |
Integrated Device Electronics o Intelligent Drive Electronics (disco con elettronica di controllo integrata) |
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Una specifica che definisce un'interfaccia per dischi rigidi di dimensioni
medio-piccole (da un minimo storico di 10 MByte a un massimo consentito
di 504 MByte). Tutta l'elettronica di controllo si trova abbinata al disco
stesso anziché su una scheda di espansione che colleghi il disco al bus
del personal computer. Esiste comunque una scheda da inserire nel bus,
ma si tratta unicamente di un'interfaccia di transito a cui si possono
collegare due dischi IDE. Questo elevato livello d'integrazione riduce
la distanza che i segnali elettrici devono percorrere e semplifica la
costruzione della scheda da montare sul bus (la cui componentistica spesso
viene anche integrata direttamente sulla scheda madre). All'inizio degli
anni Novanta i dischi IDE hanno rimpiazzato i dischi ESDI (Enhanced Small
Device Interface) che avevano acquisito un'ampia diffusione sui personal
computer alla fine degli anni Ottanta. Un disco IDE con interfaccia a
8 bit arriva a una velocità di trasferimento massima di 3,3 MByte al secondo,
che raddoppiano se si passa a 16 bit. Un disco ESDI con interfaccia verso
il bus a 10 MHz arrivava a 1,25 MByte al secondo, mentre con un'interfaccia
a 20 MHz arrivava a 2,5 MByte al secondo. Vedi anche EIDE e SCIS |
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identificatore |
Qualsiasi stringa di testo impiegata come etichetta, per esempio il nome
di una procedura o di una variabile in un programma oppure il nome associato
a un disco rigido. Vedi anche descrittore |
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