|
data
transfer phase |
fase di trasferimento dati |
|
Una delle fasi attraversate da una connessione virtuale durante la quale due utenti sono in comunicazione tra loro e si scambiano dati. |
|
data
transfer rate |
velocità di trasferimento dei dati |
|
Chiamato anche "throughput" questo valore specifica la velocità di lettura
o scrittura sul disco una volta che le testine sono posizionate correttamente.
I programmi che effettuano queste operazioni per lo più sequenzialmente
- tra cui le applicazioni per l'ufficio e grafiche - sono quelli maggiormente
penalizzati da un transfer rate basso. I valori in gioco sono di solito
espressi in megabyte al secondo (MBps) oppure in megabit al secondo (Mbps).
Esistono in questo proposito diverse categorie: il burst data transfer
rate e il sustained transfer rate. Vedi anche "actual data transfer rate"
ed "effective data transfer rate". |
|
|
data
warehouse |
deposito dei dati |
|
Un sistema per consolidare in un solo deposito le informazioni disponibili
nei vari dipartimenti aziendali. Usa strumenti informatici di standardizzazione
per accedere tramite un'unica tecnologia a diverse fonti di dati (tabelle
su database interrogabili con il linguaggio SQL, testi, fogli elettronici,
informazioni di tipo statistico, eccetera). Il data warehouse costituisce
un buon punto di partenza per la realizzazione di un DSS (Decision Support
System). Il data warehouse è tipicamente realizzato in logica distribuita
per ragioni di velocità di accesso ai dati; il vantaggio sta nella standardizzazione
e nell'avere un unico punto di accesso a informazioni mantenute e gestite
con sistemi diversi tra loro; può essere costituito da un grappolo di
data mart, cioè di raccolte d'informazioni relative a un singolo reparto. |
|
datagram |
datagramma |
|
Vedi datagramma. |
|
datagramma |
Un pacchetto il cui instradamento e la cui interpretazione sono indipendenti
dagli altri pacchetti generati dal medesimo host (computer di provenienza).
Un pacchetto di lunghezza definita che contiene informazioni sufficienti
per essere trasportato dal mittente al destinatario. Ogni datagramma deve
contenere un indirizzo di provenienza e uno di destinazione poiché non
può contare su informazioni d'indirizzamento fornite dai pacchetti che
lo hanno preceduto oppure da notizie memorizzate in precedenza nelle apparecchiature
di rete. I datagrammi costituiscono l'elemento base per le trasmissioni
su Internet poiché consentono di suddividere le informazioni in pacchetti
indipendenti, ciascuno dei quali segue la via che preferisce per giungere
a destinazione, lasciando che sia il destinatario a ricostruire la sequenza
corretta. In questo modo la comunicazione passa anche se la linea di comunicazione
principale viene a mancare, visto che ogni pacchetto può scegliere indipendentemente
una via alternativa (la cosiddetta commutazione di pacchetto). Il datagramma
è abbinato a una particolare forma di comunicazione su rete denominata
connectionless: la trasmissione dei pacchetti avviene senza che prima
sia stato definito il percorso che questi dovranno attraversare. Il mittente
inizia a spedire senza prima chiedere al destinatario se è il ascolto
e senza concordare con quest'ultimo una modalità di trasmissione. Questo
significa che i pacchetti potrebbero anche arrivare a un destinatario
momentaneamente non disponibile, oppure potrebbero duplicarsi lungo il
percorso o arrivare al destinatario sbagliato. Per questo motivo si dice
che il datagramma è un metodo di trasmissione in cui si compie il massimo
sforzo (best effort) per far arrivare le informazioni a destinazione,
senza però garantirne la consegna. La verifica che la trasmissione sia
corretta spetta alle applicazioni che si trovano al di sopra della rete.
Trattandosi di un sistema di trasmissione molto agile, il datagramma è
veloce e preferibile ovunque si usino reti abbastanza affidabili da non
far temere una frequente perdita di pacchetti. E' molto impiegato nel
mondo delle reti locali, dove si premia sempre la velocità e dove la percentuale
di errore è tipicamente molto bassa. Il suo nome deriva per assonanza
da quello di telegramma, a sottolineare che si tratta di un messaggio
indipendente che viene spedito a un destinatario che si presume sarà pronto
a riceverlo.Tecnicamente un datagramma è l'unità minima d'informazioni
che viene scambiata tra il protocollo IP e il protocollo UDP. |
|
daylight |
luce diurna |
|
La luce del sole, circa a mezzogiorno, durante una giornata soleggiata. Si riferisce anche al tipo di pellicola tarato per questa luce. Vedi luce diurna. |
|
DBMS |
DataBase Management System (sistema di gestione della base dati) |
|
Un particolare software che controlla l'organizzazione, la memorizzazione,
il recupero, la sicurezza e l'integrità di un insieme di dati in formato
elettronico. Il programma viene utilizzato anche per costruire il contenitore
in cui questi dati dovranno trovarsi e per gestire tale contenitore nel
tempo. Si colloca come interfaccia tra l'utente e la registrazione fisica
delle informazioni, fornendo modi per inserire dati, consultare quelli
già inseriti (con ricerche mirate oppure sfogliando il contenuto) e per
aggiornarli. |
|
|
DCE |
Data Communications Equipment o Data Circuit-Terminating Equipment (dispositivo per la comunicazione dei dati) |
|
Un dispositivo che instaura, mantiene e termina una sessione di comunicazione
sulla rete. Può anche occuparsi della conversione dei segnali prima di
trasmetterli. Si tratta tipicamente di un modem o di un'altra apparecchiatura
di trasmissione, ma può anche essere una stampante. E' uno dei due apparecchi
che si trovano agli estremi di un cavo seriale RS-232, all'altro estremo
si trova il DTE. |
|
DCI |
Display Control Interface (interfaccia di controllo del display) |
|
Una componente di Windows che lavora in abbinamento alla GDI al fine di
velocizzare la riproduzione di immagini video in movimento. In origine
la DCI rappresentava una componente fondamentale dell'architettura di
Windows 95, ma di recente Microsoft l'ha abbandonata in favore di un'interfaccia
più potente, chiamata Direct Draw (tracciamento o disegno diretto). Vedi
anche DDI e GDI. |
|
DCOM |
Distributed Component Object Module (modulo a oggetti per i componenti distribuiti) |
|
E' la tecnologia sviluppata da Microsoft per gli oggetti distribuiti quale
alternativa allo standard CORBA (Common Object Request Broker Architecture)
, adottato da tutti gli altri, e come alternativa al DSOM di IBM. Si basa
sulla tecnologia Component Object Model (COM) che consente la comunicazione
via rete tra oggetti diversi ed è stata distribuita per la prima volta
con Windows NT 4.0. Microsoft lo ha proposto come standard all'IETF |
|
DDC |
Display Data Channel (canale per i dati del monitor) |
|
La base per le funzioni Plug and Play applicate ai monitor. Identifica
i canali fisici di comunicazione tra il monitor e l'interfaccia video
a cui questo è collegato. Mediante questi canali il monitor può comunicare
all'interfaccia e, tramite questa, al computer, le proprie caratteristiche
di funzionamento. |
|
DDE |
Dynamic Data Exchange (scambio dinamico di dati) |
|
Un meccanismo utilizzato in Windows per trasferire dati tra due applicazioni.
Windows medesimo usa il DDE per una varietà di scopi. Un esempio è il
doppio clic del mouse sull'icona di un documento che avvia automaticamente
l'applicazione corrispondente e apre il documento stesso all'interno di
quest'ultima. Rientra nello stesso meccanismo la creazione di una finestra
DOS in cui ospitare un programma DOS lanciato dall'ambiente Windows. Il
DDE viene anche utilizzato come supporto per l'OLE. |
|
DDN |
Defense Data Network (rete dati della difesa) |
|
Chiamata anche MILnet. La rete che univa geograficamente i vari sistemi
della difesa statunitense e che faceva parte di Internet nella sua versione
iniziale. Fu creata nel 1990 dal Dipartimento della Difesa americano a
proprio uso e consumo, quale sostituito dell'ormai obsoleta ARPAnet. Ha
impiegato i classici protocolli TCP/IP per convogliare traffico e prevedeva
anche il transito protetto di dati confidenziali. E' stata smantellata
nel settembre del 1995 per essere rimpiazzata dalla DISN (Defense Information
Systems Network) più moderna nella concezione e centrata sul concetto
di World Wide Web. |
|
|