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Glossario informatico
 
 

 CIS -CL

CLI
Calling Line Identification (identificazione della linea chiamante)
 
Una funzione abbinata al protocollo PPP che verifica l'accettabilità delle chiamate su una linea ISDN in base al numero chiamante al fine di prevenire intrusioni.
click through
Il passaggio da un sito Internet a un altro. Unità che misura l'efficacia con si persuade il navigatore a visitare un sito Internet diverso da quello in cui si trova in quel momento. Solitamente viene utilizzata nella vendita di spazi pubblicitari per mostrare con che frequenza i navigatori vengono indirizzati verso il sito dell'inserzionista.
clickable map mappa cliccabile
  Vedi mappa cliccabile e imagemap
CLID
Calling Line Identification oppure Calling Line ID (identificazione della linea chiamante)
 
Un sistema per identificare il chiamante basandosi sul numero dell'apparecchio che sta utilizzando per la chiamata. Questa informazione viene veicolata sulla linea ISDN, usando il canale D, oppure su una normale linea telefonica, spedendo la sequenza di numero tra il primo e il secondo squillo. Funziona solo per le chiamate provenienti sempre dallo stesso apparecchio o dalla stessa linea e di solito non funziona sulle tratte interurbane o internazionali.
client cliente
 
La macchina che su una rete riceve servizi da un server. Qualsiasi computer che accede ai servizi della rete senza fornirne esso medesimo. A volte il nome viene assegnato anche al particolare software che accede a tali servizi; ad esempio un client di posta elettronica sarebbe quel programma caricato su un client (macchina) che accede ai messaggi registrati su un server. Viene anche chiamato stazione di lavoro.
client/server cliente/servente
 
Una distribuzione del lavoro elaborativo sulla rete di modo che una parte sia svolta dalla macchina dell'utente (client) e una parte sia invece svolta da una macchina centralizzata (server). Nelle reti moderne diventa spesso vantaggioso suddividere il lavoro in modo da ridurre il traffico di dati sulla linea e migliorare la qualità del servizio in generale. Alla macchina dell'utente, denominata client, viene affidata la gestione dell'interfaccia utente, cioè di tutta quella componente di grafica, menu e finestre attraverso cui l'individuo interagisce con i servizi che gli vengono offerti. Al server viene invece demandata la conservazione e l'elaborazione delle informazioni. In questo modo tutti i dati possono essere registrati in un punto centrale, accessibile a tutti, e il server (di solito molto più potente dei singolo client) può far girare speciali software concepiti per organizzare e consultare tali dati. L'interazione tra i due è la seguente: client formula la richiesta via rete, il server esegue tutta l'elaborazione in locale e fornisce di ritorno solo i risultati nudi e crudi che il client visualizza e abbellisce in formato grafico.
clip Una breve sequenza video (o audio).
clipboard
Una zona di memoria che contiene provvisoriamente dati che sono stati presi da un documento per essere passati o copiati in un altro. Viene gestita direttamente dal sistema operativo e può essere utilizzata da qualsiasi applicazione per scambiare dati tra i propri documenti, oppure per passare dati ad altre applicazioni o al sistema operativo medesimo. I documenti in questione sono in realtà file che possono contenere testo, immagini o qualsiasi oggetto che il sistema operativo sia in grado di riconoscere come entità a sé stante. Una volta che il dato è entrato nella clipboard vi resta fino a quando se ne copia uno nuovo oppure si esce dal sistema operativo.
clipping tagliare
 
1. L'azione di limitare a un valore di soglia i valori di tonalità di un'immagine o di un colore che superano tale valore. Nel mondo dei computer tutte le immagini vengono rappresentate con 256 diverse tonalità di grigio oppure di colore. Accade tuttavia che non tutte queste tonalità siano effettivamente riproducibili in stampa e che perciò debbano essere tagliate uniformandole tutte a un singolo valore di soglia. Ad esempio, nessuna macchina da stampa è in grado di stampare un retino inferiore al 2 o 3% perciò tutti i punti che sono inferiori al 3% (1 o 2%) vengono automaticamente portati a 3, parimenti è impossibile stampare colori al 100% perciò le zone più scure dell'immagine che sarebbero al 100% vengono tutte portate al 95 o all'80% a seconda delle modalità di stampa. Qualsiasi dettaglio presente nelle aree bianche al di sotto del 3% e nelle aree nere al di sopra del 95 o 80% viene perso (tagliato) e tutta quella zona diventa praticamente tinta unita. Questo fenomeno può accadere involontariamente anche quando si usano scanner e fotocamere digitali che non riescono a distinguere il dettaglio nelle aree molto chiare o molto scure di un'immagine e che perciò uniformano queste aree a un singolo valore di tonalità. 2. Nelle operazioni di rendering (generazione finale dell'immagine a video), la rimozioni di quelle parti dell'immagine che eccedono l'area visibile sullo schermo. In pratica si tagliano le porzioni eccedenti degli oggetti che si trovano ai bordi dell'immagine così da non doverle generare inutilmente. Il bordo può essere rappresentato dai contorni fisici dello schermo oppure da una finestra entro cui l'immagine deve essere rappresentata.
CLNP
Connectionless Network Protocol (protocollo per rete non orientata alla connessione)
 
Un protocollo di livello 3 (rete) definito dall'OSI come alternativa all'IP e chiamato a volte ISO IP. Alla pari dell'Internet Protocol, non richiede che venga negoziata una connessione tra destinatario e mittente prima che quest'ultimo possa inviare sulla rete le proprie informazioni. Come in tutte le altre reti connectionless, il protocollo suppone che il circuito di connessione già esista (visto che nasce per funzionare su una rete locale) e che il destinatario sia già in ascolto.
cluster grappolo
 
Unità di registrazione all'interno di un disco rigido che raggruppa diversi settori. Il numero dei settori e la loro dimensione dipende dal sistema operativo in uso e dalla dimensione del disco. Nel caso del DOS e di Windows a 16 bit la dimensione tipica è di 2 KByte per dischi fino a 127 MByte, 4 KByte per dischi fino a 255 MByte, 8 KByte per dischi fino a 511 MByte, 16 KByte per dischi fino a 1023 MByte e 32 KByte per dischi fino a 2047 MByte (la dimensione massima del volume generabile in questo ambiente).
CLUT Color Look Up Table (tabella di consultazione dei colori)
 
Sistema per ridurre il numero di colori utilizzati da una texture così da comprimerla. Sinonimo di palette dei colori. Una tabella che determina una corrispondenza tra la tavolozza globale disponibile sul computer (65.536 colori ad esempio) e la tavolozza ridotta di colori che utilizzati da una texture che è stata compressa (16 oppure 256 colori). Consente di memorizzare una texture che in origine ha colori a 16 bit (65.536) in un formato compresso a 8 oppure 4 bit (256 oppure 16). Vedi anche pallettized texture.
CLV Constant Linear Velocity (velocità lineare costante)
 
Un lettore che adotta una Velocità Lineare Costante fa girare il motore più velocemente quando legge una traccia interna rispetto a quando ne legge una esterna, questo perché la lunghezza delle tracce aumenta a mano a mano che ci si allontana dal centro e in questo modo si legge l'intero disco a una velocità costante. Vedi CAV.
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