P/PC |
Palmtop Personal Computer (personal computer palmare) |
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Un personal computer che sta completamente nel palmo di una mano e che
ha dimensioni paragonabili a quelle di un portafoglio da uomo. Dispone
di un display a cristalli liquidi monocromatico e sensibile al tocco,
su cui si scrive e si selezionano le informazioni e i comandi mediante
uno stilo in plastica. Dispone anche di tasti per attivare immediatamente
le applicazioni principali e per scorrere le informazioni senza aver bisogno
dello stilo (così che possano essere consultate usando una sola mano,
mentre con l'altra, ad esempio, si tiene il telefono o si fa qualcos'altro).
Dispone di un sistema di riconoscimento della scrittura a mano libera
a cui si associa, di solito, una minitastiera riprodotta visivamente a
display su cui digitare le informazioni sempre usando lo stilo. In alcuni
casi consente anche di registrare appunti a mano libera e messaggi vocali.
Viene usato principalmente per consultare e aggiornare rapidamente informazioni
di uso immediato, come la rubrica dei telefoni, l'agenda degli appuntamenti,
le note, l'elenco delle cose da fare. Dispone solitamente di sistemi per
sincronizzare il proprio contenuto con un computer normale e prevede anche
alcune schede o moduli di espansione miniaturizzati per aggiungere un
modem, memoria o altro. Funziona di solito con due batterie microstilon
(AAA) che durano svariati mesi. Usa software sviluppato ad hoc oppure
una versione specifica di Windows CE. Vedi anche handheld PC. |
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P24T |
Una delle versioni del processore Pentium concepita per adattarsi alle
schede madri originariamente dotate di processore 486 e che sono predisposte
per accettare un OverDrive di tipo Pentium (devono montare uno zoccolo
speciale con una fila di contatti in più, tutt'intorno, rispetto a quelle
usate per il processore 486). |
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P5 |
Nome in codice del processore Intel Pentium, lanciato nell'aprile del
1993 e riferito in particolar modo alle prime versioni a 60 e 66 MHz,
costruite con dimensioni dei singoli transistor di 0,8 micron per una
tensione di funzionamento di 5 volt. |
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P54C |
La seconda tecnologia utilizzata per fabbricare il processore Pentium
in versione base (senza funzioni MMX), che ha permesso di arrivare alle
frequenze di 75, 100 e 120 MHz e di abbassare la tensione di alimentazione
della scheda madre e del processore a 3,3 volt, contro i 5 volt utilizzati
in precedenza. Tensione che poi è rimasta costante, sulla scheda madre,
anche per le versioni successive di Pentium e di Pentium II. Usava dimensioni
di 0,6 micron. |
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P54CS |
La terza e ultima tecnologia utilizzata per fabbricare il processore Pentium
in versione base (senza funzioni MMX), che ha permesso di arrivare alle
frequenze di 133, 166 e 200 MHz. Usava dimensioni di 0,35 micron e un'alimentazione
di 3,3 volt. La sua produzione è stata interrotta nel giugno del 1998. |
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P55C |
Il nome in codice usato da Intel durante per indicare il processore Pentium MMX durante il suo sviluppo e prima del suo rilascio ufficiale avvenuto nel 1997. |
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P55CS |
Sigla di riferimento della versione per computer portatili del processore Intel Pentium MMX, detto anche Tillamook. |
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P6 |
Nome generico con cui Intel identifica tutta la famiglia di processori
nata con il Pentium Pro ed evolutasi con il Pentium II, lo Xeon e il Celeron
(versione economica). Indentifica anche in modo più specifico il primo
modello di Pentium Pro funzionante a 150 MHz e fabbricato con dimensioni
di 0,6 micro e funzionante alla tensione di alimentazione di 3,3 volt
(la stessa tecnologia utilizzata per la seconda generazione di Pentium
base, altrimenti denominata P54C). |
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pacchetto |
L'unità minima d'informazioni veicolata su una rete. Di solito contiene
l'indirizzo del mittente e del destinatario ha una dimensione massima
e una dimensione minima definite a seconda del tipo di rete su cui dovrà
viaggiare. Viene costruito unendo una certo numero di bit in sequenza
secondo un formato riconoscibile dal destinatario. Su una rete Ethernet
è sinonimo di trama. Nel mondo Internet indica invece più specificamente
l'unità minima di dati che viene scambiata tra il driver software della
scheda di rete e il protocollo IP. |
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PACE |
Priority Access Control Enabled (abilitazione al controllo degli accessi in base alle priorità) |
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Una tecnologia usata da 3Com per regolare il traffico dei pacchetti Ethernet secondo diversi livelli di priorità |
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Pacific
Bell |
La società che gestisce uno dei quattro NAP (Network Access Point) che
costituiscono il punto di contatto tra la nuova dorsale americana per
la ricerca, vBNS (very high-speed Backbone Network Service). Si trova
a San Francisco. L'indirizzo del suo sito Web è http://www.pacbell.com.
Interconnette svariati Network Service Provider regionali usando linee
da 45 Mbps e 155 Mbps con tecnologia ATM (Asynchronous Transfer Mode). |
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package |
contenitore |
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Il contenitore di plastica o di ceramica in cui viene annegato un circuito
integrato al silicio e da cui spuntano i contatti elettrici per collegare
tale circuito agli altri circuiti con cui dovrà lavorare. Ne esistono
numerosi tipi a seconda del numero di piedini (contatti) di cui il circuito
integrato ha bisogno. I più complessi sono quelli per i microprocessori. |
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packet
burst mode |
Una modalità di trasmissione peculiare di NetWare 4.X utilizzata in alternativa
all'NCP per trasmettere grandi quantità di dati. Quando arriva una richiesta
di lettura è possibile spedire in rapida successione diversi pacchetti
senza attendere conferma di ricezione per ciascuno di essi, ma accettando
una conferma cumulativa per un intero gruppo di pacchetti la cui quantità
è determinata dalla finestra trasmissiva (dimensionata in modo dinamico).
In funzione della qualità e del ritardo della linea trasmissiva viene
anche regolato in modo dinamico il tempo di time out. |
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packet
filtering |
filtraggio dei pacchetti |
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1. Una delle due tecniche con cui viene realizzata una VLAN. Il gruppo
di lavoro viene costruito escludendo gli altri dalla ricezione dei pacchetti
che gli sono riservati. Comporta una diminuzione nelle prestazioni dello
switch. Vedi anche packet identification e filtering.
2. Una delle tre
tecniche utilizzate nei firewall, considerata la più economica e la meno
efficiente. I pacchetti IP vengono bloccati solo se le informazioni che
vi sono contenute non corrispondono all'indirizzo di provenienza o di
destinazione che il firewall si aspetta di trovare oppure al numero di
porta software che identifica il protocollo ammesso per quella particolare
connessione (FTP, HTTP, eccetera). Chiunque sia in grado di falsificare
questi tre valori, intercettando uno dei pacchetti legittimi in transito
e creandone delle copie simili, ma con contenuto differente, può superare
il firewall: operazione molto facile da compiere con l'IP versione 4 correntemente
in uso. Vedi anche circuit gateway e application gateway. |
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packet
identification |
identificazione del pacchetto |
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Detta anche packet tagging. Una delle due tecniche per definire una VLAN
all'interno di uno switch o di un gruppo di switch. A ciascun pacchetto
(trama) viene aggiunta una speciale etichetta (tag) che ne identifica
l'appartenenza a una particolare VLAN. Leggendo unicamente questa etichetta,
lo switch può smistare il pacchetto immediatamente verso la sua corretta
destinazione. |
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