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Glossario informatico
 
 

 COM

COM device
dispositivo di comunicazione
 
Un dispositivo collegato alla porta seriale di un personal computer.
comandi AT
Una serie di comandi usati per programmare e comandare i modem moderni dotati di capacità elaborativa interna. Il sistema è stato inventato da Hayes Microcomputer Products, uno dei primissimi produttori statunitensi di modem per personal computer, e successivamente adottato da tutti gli altri. Le lettere AT sono le iniziali di "attention" visto che la sequenza AT serve per richiamare l'attenzione del modem avvisandolo che sta per arrivargli un comando semplice o composito la cui esecuzione sarà attivata dal carattere di ritorno a capo (carriage return) che conclude immancabilmente ciascuno di questi comandi. Ad esempio il comando ATZ reinizializza il modem e ATH impone d'interrompere la comunicazione in atto. Il comando composito ATX3DT333333 istruisce il modem di non aspettare il segnale di libero (ATX3) e d'iniziare immediatamente la selezione del numero telefonico 333333 in multifrequenza (ATDT). Ogni modem è corredato da un prontuario di comandi AT riconosciuti. Le differenze tra un modello e l'altro sono poche e i comandi primari sono riconosciuti nella stessa maniera da tutti i modem.
comma delimited formato delimitato da virgole
 
Formato di esportazione universale riconosciuto da quasi tutti i programmi. Formato di interscambio universale tra applicazioni che utilizza la virgola come elemento di separazione tra un campo e il successivo (cioè tra ciascuna porzione d'informazione significativa, come il nome, il cognome, eccetera).
command queuing
E' una funzione con la quale una periferica modifica la sequenza dei comandi ricevuti per svolgere le operazioni in modo più efficiente. Per esempio se vengono richieste due letture dei dati situati in settori vicini con inframezzata una richiesta di lettura in settori più distanti, l'ordine di esecuzione viene modificato eseguendo per primi i comandi che comportano un percorso minore delle testine sul disco evitando spostamenti eccessivi, con risparmio di tempo.
commonality accordo funzionale
  Vedi accordo funzionale
communications server server di comunicazioni
 
Chiamato anche asynchronous server. Un particolare tipo di server che consente la condivisione di uno o più modem su una rete locale. Grazie all'intermediazione del communications server è possibile usare uno dei modem del pool condiviso come se fosse direttamente collegato alla propria macchina e, mediante questo, accedere a servizi online esterni. Consente anche di ricevere chiamate modem dall'esterno, anche se la gestione degli accessi esterni viene di solito affidata a un tipo particolare di communications server chiamato access server.
community model modello comunitario
 
Una delle due possibili concezioni per strutturare le future autostrade elettroniche in cui l'utente non è solo fruitore delle informazioni, bensì ne origina egli stesso a beneficio degli altri utenti. Il contrario di questa impostazione prende il nome di broadcast model.
commutazione di contesto
La forma più elementare di multitasking utilizzata con i processori Intel 8086 e con tutti i successivi processori Intel quando emulano le funzioni di un 8086. Consiste nel permettere il caricamento di più applicazioni allo stesso momento, di cui una sola è attiva: quella in primo piano ( foreground). Si chiama commutazione di contesto perché il processore viene dirottato da un'applicazione all'altra e "dimentica" completamente quella che stava elaborando prima. È stata impiegata per il MultiFinder del Macintosh (predecessore del Mac OS) e per le prime versioni di Windows ed è stata mantenuta anche nelle successive fino alla 3.x per gestire le applicazioni in modalità standard. Non è un sistema molto efficace né molto sicuro visto che è facile trovare situazioni di conflitto che bloccano il sistema. L'unico vero vantaggio è stato quello di consentire il caricamento di applicazioni multiple e il taglia incolla di dati da un'applicazione all'altra. Quando si passa da un'applicazione all'altra (da una finestra all'altra) il sistema operativo esegue la commutazione e il processore congela in memoria lo stato dell'applicazione uscente in modo da poterlo recuperare quando vi farà ritorno. Questo comporta anche salvare il contenuto dei registri per sostituirlo con quello relativo all'applicazione entrante.
commutazione di pacchetto packet switching
 
Un metodo trasmissivo che suddivide il messaggio in diversi pacchetti ciascuno dei quali può seguire un percorso diverso per raggiungere la medesima destinazione. La rete si fa carico di controllare che all'altro estremo i pacchetti vengano riassemblati nella sequenza corretta. Con questa tecnica è possibile far coesistere diversi utenti sulla medesima linea fisica, ottimizzandone l'impiego e riducendo i costi. In questo caso i costi sono proporzionali al volume di traffico e non al tempo di connessione oppure alla distanza di collegamento come avviene nella commutazione di circuito (il sistema tradizionale per lo smistamento delle chiamate telefoniche che crea una connessione fisica diretta tra i due interlocutori).
comp
Una delle sette categorie in cui sono suddivisi i world newsgroup di Usenet. Questa categoria è dedicata a discussioni in materia di computer e del loro impiego (perciò comprende i pacchetti applicativi).
compact disc disco compatto
 
Un disco del diametro di 12 centimetri che memorizza le informazioni in modo permanente su uno strato metallico leggibile mediante raggio laser. Il sottile foglio metallico è racchiuso tra due dischi di plastica trasparente, così da conferirgli rigidità e al tempo stesso permettere il passaggio della luce di cui è composto il raggio di lettura. Questi dischi contengono dati, suono (anche nella forma di brani musicali), immagini e filmati video. Vedi CD-ROM.
Compact Flash
Schedine di memoria per fotocamere digitali. Una tecnologia presentata nel 1994 da SanDisk per produrre schedine di memoria miniaturizzate per fotocamere digitali e per portatili palmari, in seguito adottata da diversi altri produttori. La stessa tecnologia può essere impiegata anche per produrre modem e altre schedine di espansione in formato miniaturizzato. Le schedine sono quasi quadrate con un lato di 3,6 cm e l'altro lato di 4,3 cm e uno spessore di 3,3 millimetri, quasi doppio rispetto a quello delle SmartMedia card che sono anch'esse diffuse tra le fotocamere. Trattandosi di memorie flash, le CompactFlash conservano i dati senza bisogno di alimentazione e perciò possono essere rimosse dal portatile o dalla fotocamera senza perderne il contenuto, rimpiazzandole nel frattempo con una schedina vuota per continuare a scattare fotografie oppure a registrare dati. Il trasferimento dei dati verso il computer avviene in tre modi possibili: direttamente dalla fotocamera via cavo, mediante un lettore di schedine da collegare alla porta parallela oppure mediante un adattatore PC Card da inserire nel vano PCMCIA del portatile. La capacità varia con i seguenti incrementi: 2, 4, 6, 8, 10, 15, 20, 24, 30, 32, 40, 48 e 64 MByte. Sono in arrivo anche CompactFlash da 96 e 160 MByte. La promozione di questo formato è affidato alla CFA (CompactFlash Association). Hanno un connettore da 50 poli simile a quello delle PC Card PCMCIA, ma molto più piccolo. La Compact Flash può tuttavia essere innestata in un adattatore che ha la forma di una PC Card con 68 poli e che s'inserisce nello slot PCMCIA dei portatili così da leggere la schedina direttamente dal computer.
compatibility mode modalità compatibile
 
Un canale asincrono per la comunicazione tra un PC e una periferica, definito nello standard IEEE 1284 che regola la comunicazione bidirezionale veloce su porta parallela. Consente di collegare alla porta parallela del computer anche tutte quelle periferiche che funzionano nella modalità parallela tradizionale e che non possono trasmettere dati bidirezionali ad alta velocità.
compilatore
Un particolare programma che traduce una volta per tutte in linguaggio macchina i programmi applicativi che sono stati scritti in un linguaggio di programmazione di alto livello (che assomiglia di più all'inglese parlato e meno alle semplici istruzioni riconosciute dal processore). Il compilatore effettua anche una diagnosi degli errori che si trovano all'interno del programma medesimo, segnalandone la natura.
compilazione
La traduzione una tantum in linguaggio macchina delle istruzioni scritte con un linguaggio di programmazione di alto livello (che non scrive direttamente in linguaggio macchina, ma usa comandi che assomigliano di più all'inglese parlato). Viene eseguita mediante un compilatore e costituisce l'ultima operazione di creazione di un programma, prima che diventi un insieme di file direttamente eseguibili da un particolare processore. Lo stesso programma può essere compilato per funzionare su macchine con processori diversi e per ciascuno di questi ci sarà una versione particolare del programma.
compiler compilatore
  Vedi compilatore.
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