Pentium
II Mobile |
Versione a basso consumo del processore Intel Pentium II concepita espressamente
per l'uso nei computer portatili. Funziona a una tensione interna di 1,7
e 1,8 volt e dispone di un particolare contenitore d'ingombro limitato.
Produttore Intel Data d'introduzione 2 aprile 1998 Frequenza di clock
(MHz) 233, 266, 300 Velocità del bus (MHz) 66 Cache di primo livello integrata
32 KByte Cache di secondo livello integrata 512 KByte (fuori chip - in
cartuccia o modulo mobile) Velocità interfaccia verso cache di secondo
livello (MHz) metà del processore Architettura interna 32 bit Bus interno
64 bit Bus esterno 64 bit Modello di elaborazione tripla unità di calcolo
che elabora in parallelo istruzioni semplici (RISC) ridotte da istruzioni
e complesse (CISC) e predice la direzione delle istruzioni future Calcolo
in virgola mobile integrato sì Memoria reale indirizzata 68 GByte Tecnologia
di memoria SDRAM Possibilità di multiprocessing nessuna Estensioni MMX
Bus di espansione PCI a 32 bit, 33 MHz, 132 MByte/sec Numero di transistor
7,5 milioni Tecnologia del processo 0,25 micron CMOS Numero di piedini
240 in cartuccia - 280, 400 in modulo Tipo di contenitore cartuccia per
notebook oppure Mobile Module (MMO) |
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Pentium
II Mobile Coppermine |
Prima generazione di processore Pentium II per portatili con tecnologia
di risparmio energetico Geyserville. Prevede tre modalità diverse di funzionamento
a seconda che l'alimentazione provenga dalla batteria, dall'alimentatore
o dalla docking station. A seconda della modalità in uso, il processore
cambia la tensione di funzionamento interna e quindi eroga un diverso
livello di potenza. Si può presumere che in configurazione docking station
possa rendere quanto un Pentium II di pari frequenza montato su desktop.
Disponibile nella seconda metà del 1999 con bus a 100 MHz alle frequenze
di 400 e 450 MHz. |
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Pentium
II Mobile Dixon |
Versione potenziata del Pentium II per notebook che incorpora nello stesso
chip del processore anche 256 KByte di cache di secondo livello che si
aggiungono ai 32 KByte di cache di primo livello. Disponibile dal primo
trimestre del 1999, funziona a 333 MHz con 1,6 volt di tensione interna,
a cui corrisponde un consumo di 9,5 watt. |
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Pentium
II Mobile Katmai |
Terza evoluzione del processore Pentium II in versione da notebook. Segue
nel tempo il Dixon e precede il Coppermine. Rilasciata alla fine del 1999,
usa la tecnologia a 0,18 micron per raggiungere frequenze di lavoro di
366 MHz, usando una cache di secondo livello di 256 KByte integrata direttamente
nel chip del processore. |
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Pentium
MMX TCP |
Versione a basso consumo del Pentium MMX per computer portatili. Annunciata
l'8 gennaio 1997, era inizialmente disponibile in due versioni: 150 e
166 MHz, poi si è aggiunta una terza versione a 133 MHz. Questo processore
veniva montato sulla scheda madre del notebook per mezzo di uno speciale
supporto a forma di nastro (TCP - Tape Carrier Package) che riduceva gli
ingombri e facilitava la dissipazione di calore. Funzionava a 2,45 volt
al proprio interno e a 3,3 volt sul bus di connessione verso l'esterno.
E' stato progressivamente rimpiazzato dal Tillamook. |
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percorso
assoluto |
In un sistema di archiviazione su disco, il percorso per raggiungere un
particolare file in cui si indica il disco (C: ad esempio), la directory
radice da cui partire, oltre che tutte le directory sottostanti fino a
raggiungere il file vero e proprio. Ad esempio C:\DIR1\DIR2\FILE.TXT dice
che per raggiungere FILE.TXT bisogna partire dalla radice del disco C
(vale a dire C:\), si deve scendere nella directory o cartella DIR1 e
quindi nella successiva DIR2. Veniva usato soprattutto nel DOS e in altri
sistemi operativi con interfaccia a caratteri dove era necessario digitare
a mano il percorso per raggiungere un determinato file. Ora queste operazioni
vengono eseguite con il mouse usando un'interfaccia grafica e il percorso
viene definito in automatico dal computer medesimo. Vedi percorso relativo. |
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percorso
relativo |
Un modo di specificare il percorso per raggiungere un file in cui si sottintende
una parte del percorso effettivo, partendo dalla directory (cartella)
correntemente selezionata. Funziona solo nel caso in cui il file sia contenuto
nella directory correntemente selezionata oppure in una sottodirectory
all'interno di questa. Veniva usato soprattutto nel DOS e in altri sistemi
operativi con interfaccia a caratteri dove era necessario digitare a mano
il percorso per raggiungere un determinato file. Ora queste operazioni
vengono eseguite con il mouse usando un'interfaccia grafica e il percorso
viene definito in automatico dal computer medesimo. Vedi anche percorso
assoluto. |
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periferica |
Qualsiasi dispositivo ausiliario esterno collegato a un computer, come
ad esempio una stampante, uno scanner, un disco rigido esterno e via dicendo.
Anche il mouse e la tastiera sono periferiche, ma poiché li troviamo su
tutti i computer, vengono ormai considerati estensioni dell'unità centrale. |
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PERL |
Pratical Extraction Report Language (programma pratico per l'estrazione di report) |
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Un linguaggio di programmazione non visuale dotato di forti capacità di
manipolazione di testo e grafica. Al suo interno combina la sintassi di
diverse utility e linguaggi tipici dell'ambiente Unix. Viene usato per
l'amministrazione di sistema e per generare script. È disponibile gratuitamente
in Windows NT, in Unix e su Internet. |
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per-pixel
MIP mapping |
mappatura di versioni multiple della stessa texture basata su un calcolo
pixel per pixel |
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La texture viene applicata pixel per pixel, il che porta a una buona precisione,
ma richiede maggiore elaborazione. Tecnica che permette di applicare il
metodo del MIP mapping a ogni singolo pixel di ciascun poligono. Per la
colorazione di ogni punto dell'oggetto si utilizza il valore corrispondente
della texture che, tra tutte quelle memorizzate, meglio si adatta alla
posizione nello spazio del pixel da rappresentare. Richiede molta potenza
di calcolo. Vedi anche tile-based MIP mapping e trilinear MIP mapping. |
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perspective
correction |
correzione della prospettiva |
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Tecnica utilizzata per adattare le texture (vedi texture mapping) degli
oggetti 3D alla prospettiva derivante dal punto di vista relativo dell'osservatore.
Consiste nel ruotare la texture in modo da fornire un miglior senso di
convergenza. Senza questa correzione le superfici degli oggetti che si
proiettano verso il fondo dell'immagine (come ad esempoio un muro visto
di lato oppure un prato che degrada verso lo sfondo) sarebbero visualizzate
con evidenti distorsioni prospettiche. Per ottenere le migliori prestazioni
è l'acceleratore 3D che dovrebbe svolgere questa operazione. |
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