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Glossario informatico
 
 

 PB - PCR

PBSRAM Pipelined Burst Static RAM (RAM statica con pipeline a raffica)
 
Il particolare tipo di RAM statica veloce usato per le cache abbinate ai processori moderni.
PBX Private Branch Exchange (centralino privato)
 
Un centralino collocato entro le mura di un edificio privato, che interconnette tra loro tutte le linee interne, permettendo a ciascuna di queste di accedere anche alle linee esterne di cui si dispone.
PC Card
Una qualsiasi delle schedine di espansione compatibili con lo standard PCMCIA.
PC Card adapter adattatore PC Card
 
Uno speciale dispositivo passivo (non richiede alimentazione propria) che s'innesta in uno dei vani PCMCIA del computer e che accoglie al proprio interno una schedina CompactFlash oppure SmartMedia facendola apparire al computer come se fosse un disco removibile, direttanmente accessibile. Viene usato per trasferire velocemente su computer le fotografie scattate con una fotocamera digitale. Può essere usato anche per trasferire immagini dal computer alla fotocamera quando si vuole usare quest'ultima per una proiezione di "diapositive" digitali. Non richiede l'impiego di software particolare, ma viene bensì riconosciuto automaticamente dal sistema operativo. Ha il vantaggio di essere molto compatto e facilmente portatile. Impegna uno dei vani PCMCIA del computer e non può essere estratto a computer acceso se prima non lo si è "disattivato" via sistema operativo.
PC100
Uno standard stilato da Intel per i personal computer con bus di memoria a 100 MHz. Rappresenta la specifica che tutti i produttori di memoria devono seguire per fabbricare memorie che funzionino con la generazione di Pentium II che ha frequenza interna di 350, 400, 450, 500 MHz e oltre
PC98
Una guida annuale alla progettazione e alla costruzione di personal computer da tavolo o portatili pubblicata all'inizio del 1998 da Microsoft e da Intel, con la collaborazione di altri produttori. Fornisce le specifiche per l'unità centrale e per i dispositivi periferici, tra cui ad esempio i nuovi bus USB (Universal Serial Bus) e IEEE 1394 (FireWire).
PCA Power Calibration Area (area di calibrazione della potenza)
 
Un'area riservata sui CD scrivibili (CD-R) per calibrare la potenza di scrittura del laser. E' definita nell'Orange Book.
PCD Primary Domain Controller (controllore primario del dominio)
 
Un server che valida i logon e abilita gli accessi alle risorse contenute nel dominio.
PCERT
Purdue Computer Emergency Response Team (squadra d'intervento per le emergenze informatiche dell'università Purdue)
 
L'università statunitense Purdue (http://www.purdue.edu) è particolarmente attiva in diversi progetti per la sicurezza informatica su Internet e dispone al proprio interno di un centro d'intervento rapido per fronteggiare eventuali attacchi dall'esterno. Questo gruppo d'intervento si chiama PCERT e svolge a livello locale funzione analoghe a quelle svolte a livello nazionale dal CERT (Computer Emergency Response team).
PCGH
Phase Change Guest Host (cristallo liquido di tipo guest host a cambiamento di fase)
 
Un cristallo liquido di tipo guest host (vedi GH LC) che cambia la propria fase fisica.
PCI
Peripheral Component Interconnect (bus di connessione dei componenti periferici)
 
Pronunciato "p-si-ai". Un bus locale a 32/64 bit per personal computer sviluppato da Digital Equipment, IBM, Intel e altri, che fornisce una connessione ad alta velocità tra CPU e schede di espansione. Viene chiamato bus locale perché si collega direttamente alla CPU lavorando alla stessa velocità di quest'ultima. Il PCI è stato usato praticamente su tutte le macchine dotate di processore Pentium Pro, su tutti i sistemi Pentium prodotti dal 1994 in avanti e anche su molte macchine 486 sviluppate a partire dallo stesso periodo. La velocità massima consentita nella prima versione di PCI è di 133 MByte per secondo (1.056 Mbps) se si usano schede di espansione a 32 bit (quelle più comuni) e di 266 MByte per secondo se s'impiegano schede di espansione con connettori a 64 bit. La frequenza di lavoro del bus è proporzionata alla frequenza interna di funzionamento del processore. Il valore massimo previsto al momento è di 33 MHz. Ogni macchina dispone almeno di tre connettori PCI che a volte coesistono con connettori ISA oppure EISA. Il numero delle periferiche PCI ammesse dallo standard è 8, ma nella media le macchine non hanno mai più di 3 o 4 connettori di questo tipo. In futuro questo limite dovrebbe essere portato a 32. Il VESA Local Bus è un altro tipo di bus locale che aveva conquistato una discreta diffusione nel mondo dei personal computer, ma che è stato rapidamente rimpiazzato dal PCI.
PCI to Host
Peripheral Component Interconnect to Host (connessione diretta tra bus PCI e sistema)
 
L'interfaccia per collegare al server una batteria di dischi esterni che non disponga di un proprio processore integrato.
PCL Printer Control Language (linguaggio di controllo della stampante)
 
Il linguaggio che pilota le stampanti HP DeskJet, LaserJet e altre periferiche di stampa della stessa casa. Il PCL definisce un insieme di comandi per mezzo dei quali le applicazioni comunicano con stampanti HP oppure HP-compatibili. Rappresenta uno standard nel mercato e costituisce la principale alternativa al PostScript, rispetto al quale è meno flessibile, ma più veloce. Prevede l'uso di fonti scalabili (predefinite9 Ad esempio, per configurare una stampante PCL in modo che stampi 16 linee per pollice, si usa il comando &116D, dove rappresenta un carattere Escape (nella tabella dei codici ASCII corrisponde al valore 27). Il PCL è diventato uno standard di fatto per le stampanti laser e a getto d'inchiostro e viene supportato praticamente da tutti i produttori. La qualifica HP compatibile oppure LaserJet compatibile indica che la macchina riconosce il linguaggio PCL.
PCM Pulse Code Modulation (modulazione di impulsi in codice)
 
Metodo per convertire un segnale analogico (voce o suono) in un segnale digitale. Si comincia col campionare l'ampiezza del segnale telefonico che trasporta la voce. Tale operazione si chiama PAM (Pulse Amplitude Modulation) e produce un campione che viene quindi codificato con un numero binario composto da zero e uno. Tale campione può quindi essere trasferito in forma digitale beneficiando della maggiore efficienza che questa modalità comporta, della possibilità di riunire su un singolo canale le conversazioni di numerosi utenti e del fatto che, trattandosi di valori binari, il segnale risente molto poco degli effetti di attenuazione e di distorsione che invece contraddistinguono la trasmissione analogica. In genere la frequenza di campionamento è doppia rispetto a quella del segnale da campionare, e per la voce il valore ottimale è di 8.000 campioni al secondo. La necessità di avere un doppio passaggio di codifica deriva dal fatto che la PAM produce segnali digitali di ampiezza variabile, ma di durata identica che sono, in pratica, soggetti a distorsione se trasmessi. Ecco perché ogni impulso rappresentante un campione viene ulteriormente codificato come gruppo di cifre binarie che hanno solo due livelli di ampiezza (0 e 1). Una norma del CCITT consiglia che ogni campione sia costituito da un codice a 8 bit, perciò un canale vocale, dopo la codifica digitale, si trasforma in un flusso trasmissivo di 64 Kbit per secondo.
PCMCIA
Personal Computer Memory Card International Association (associazione internazionale per la standardizzazione delle schedine di memoria per personal computer)
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p-code pseudocode (pseudocodice)
  Vedi pseudocodice
PCR Peak Cell Rate (velocità massima di cella)
 
La massima velocità di trasmissione, espressa in celle al secondo, che una determinata apparecchiatura non può mai superare nell'invio di celle ATM.
oppure:    
Una tecnica di conversione dell'immagine da RGB a CMYK dove quasi tutti i toni neutri vengono rimpiazzati principalmente con il nero. Viene solitamente impiegata sugli scanner professionali di vecchio tipo e nasce dall'esigenza, tipica del mercato americano di alcuni anni fa, di risparmiare sui colori usando il nero in quantità preponderante. Nella stampa moderna questo vantaggio è andato perduto poiché bisognerebbe usare un nero coprente e lucido per produrre belle immagini invece del nero comune e così si finirebbe per spendere quanto già si spende con i quattro colori. Un'immagine convertita attraverso il sistema PCR ha un canale del nero molto pieno, mentre gli altri tre canali sono poco definiti. L'immagine ha la tendenza a sembrare piatta e spenta. Questo approccio viene generalmente sconsigliato.
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