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Glossario informatico
 
 

 PRO - PS

protocol address indirizzo di protocollo o numero di protocollo
 
Un numero posizionato nell'intestazione del pacchetto IP (Internet Protocol) e che identifica il tipo di protocollo a cui tale pacchetto si riferisce. Esistono diversi protocolli standard in ambiente Internet e ciascuno di questi dispone del proprio numero identificativo così che sia possibile su ciascuna macchina smistare e riassemblare i vari pacchetti in modo corretto. Gli indirizzi di protocollo vengono assegnati dalla IANA (Internet Assigned Numbers Authority) e sono elencati nella RFC 1700 (Request For Comments). Il protocollo TCP (Transmission Control Protocol) ad esempio è identificato dal numero 6, al protocollo ICMP (Internet Control Message Protocol) corrisponde invece il numero 1. Il protocollo IP è in vettore di tutti questi altri protocolli perciò non ha bisogno di un numero di riferimento salvo quando è incapsulato in se stesso, nel qual caso ha il numero 4.
protocol multiplexing multiplazione di protocollo
 
Impiegare diversi protocolli contenporaneamente sulla stessa macchina che colloquiano con la rete mediante la stessa interfaccia fisica.
protocol stack pila di protocolli
 
La gerarchia di protocolli che viene usata per un determinato ambiente di rete e, per estensione, i diversi componenti software che lavorano in combinazione tra loro al fine di produrne le funzioni. In ambiente Internet il protocol stack più importante è quello composto dal protocollo TCP (parte superiore della gerarchia) e dal protocollo IP (parte inferiore della gerarchia) e include anche diversi altri protocolli usati su Internet come ad esempio UDP e ARP.
protocollo
La procedura e le regole da seguire nel trasmettere e ricevere dati su una rete oppure su una linea di comunicazione. Viene determinata in modo arbitrario da uno o più produttori per garantire che gli utenti possano usare macchine elettroniche per scambiare informazioni in modo ordinato così da riprodurre fedelmente al punto di ricezione quello che è stato emanato dal punto di trasmissione. Il protocollo specifica il formato dei dati, la temporizzazione dei segnali, la sequenza d'invio e i sistemi per verificare la presenza di eventuali errori di trasmissione.
provider Abbreviazione di Internet Service Provider.
proxy ARP intermediario ARP
 
Una funzione che consente ai router di rispondere alle richieste ARP relative a macchine che si trovano su un'altra sotto-rete. La macchina crede che l'host di destinazione sia il router medesimo, mentre invece il vero destinatario si trova dall'altra parte di quest'ultimo. Praticamente nasconde una rete dall'altra mappando numerosi indirizzi fisici su un solo indirizzo IP con il router che funge da intermediario ritrasmettendo al vero destinatario i pacchetti che gli arrivano. I protocollo SLIP e PPP usano nello stesso modo il proxy ARP per instradare i pacchetti tra le stazioni che sono direttamente collegate alla rete locale e quelle che vi accedono per mezzo di una connessione via modem.
proxy server
Una macchina che intercetta le richieste che arrivano dai vari client a cui è abbinata, procura dai vari siti le pagine HTML corrispondenti e le replica in locale così che siano consultabili da più persone senza richiederle continuamente da Internet. Può essere utilizzato anche come sistema per abbinare una intranet locale e Internet. In questo caso, oltre a fungere da cache, il proxy agisce anche da filtro del traffico.
PrtSc print screen (stampa lo schermo)
  Vedi Stamp
PSC
Pittsburgh Supercomputing Center (centro di supercalcolo di Pittsburgh)
 
Uno dei cinque centri di supercalcolo americani. Ha giocato un ruono determinante nello sviluppo della dorsale Internet dal 1986 al 1995 come polo di NSFnet e dal 1995 in avanti come polo della vBNS (very high-speed Backbone Network Service). L'indirizzo del suo sito Web è http://www.psc.edu.
PSCnet
Pittsburgh Supercomputing Center network (rete del centro di supercalcolo di Pittsburgh)
 
Una delle reti regionali (Regional Network Provider) che componevano Internet negli Stati Uniti al tempo di NFSnet. Si collega uno dei cinque centri di supercalcolo americani. E' membro di FARNET (Federation of American Research NETworks).
pseudocode pseudocodice
  Vedi pseudocodice.
pseudocodice
Un particolare tipo di linguaggio macchina che non è riferito a un particolare processore, come avviene di solito, bensì è costruito per una macchina immaginaria, pseudomacchina, e viene eseguito da uno speciale interprete software. Può essere utilizzato su qualsiasi macchina che disponga di un interprete idoneo. Vedi anche pseudomacchina.
pseudomacchina
La simulazione via software di un processore che in realtà non esiste e il cui funzionamento può essere emulato su diverse piattaforme hardware, mediante l'impiego di un interprete che può essere scritto per diverse macchine diverse. Consente di scrivere programmi che funzioneranno senza variazione in ambienti differenti.
pseudomachine pseudomacchina
  Vedi pseudomacchina.
PSINet
Una delle reti regionali che componevano Internet negli Stati Uniti al tempo di NFSnet. Ha sede ad Albany nello stato di New York e dispone anche di un'altra sede a Santa Clara in California. Ha una diffusione continentale in tutti gli USA e in Canada, inoltre si estende anche in Germania, e in Israele. Offre servizi di connessione alla comunità della NYSERNet (New York State Education and Research Network). In suo indirizzo di posta elettronica è info@psi.com. Gestisce uno degli undici server pubblici su cui condurre ricerche con Veronica. Il server è accessibile all'indirizzo gopher://info.psi.net.
PSTN
Public Switched Telephone Network (rete telefonica commutata pubblica)
 
La classica rete telefonica che ciascuno di noi usa per mettersi in contatto con gli interlocutori più diversi e dove basta conoscere il numero del destinatario per poterlo raggiungere con una telefonata oppure con una chiamata via modem: è la centrale che segue il lavoro di commutazione (di selezione dei percorsi) per metterci in contatto con l'apparecchio giusto. Usa linee di tipo analogico anche se gran parte delle centrali sono ormai digitali. Per questo motivo richiede l'impiego di un modem (modulatore/demodulatore) per la trasmissione e la ricezione di dati in formato binario (il tipo prodotto da un computer).
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