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Glossario informatico
 
 

 IPS - IR

IPS Internet Protocol Suite (famiglia di protocolli Internet)
 
La Internet Protocol Suite rappresenta il cuore di Internet poiché racchiude tutti i protocolli primari per la trasmissione di dati da un computer all'altro su rete locale e geografica. Ne fanno parte il TCP e l' IP, chiamati congiuntamente TCP/IP. Le prime origini di questa famiglia risalgono alla fine degli anni Sessanta quando il Dipartimento della Difesa Statunitense costituì la Defense Advanced Research Projects Agency network (ARPAnet) allo scopo di creare una rete di comunicazione che potesse resistere al bombardamento nucleare. Il primo protocollo utilizzato a quel tempo era il Network Control Protocol (NCP). Nel 1973 l'NCP è stato sostituito dal TCP al fine di garantire interoperabilità tra architetture e sistemi operativi diversi. All'epoca il TCP era un oggetto monolitico che svolgeva tutte le funzioni relative alla trasmissione e all'indirizzamento dei dati. Nel 1978 si è scisso in due dando vita all'IP, dedicato all'instradamento, e nel 1983 si è giunti alla standardizzazione dell'accoppiata TCP/IP. Il TCP si occupa di garantire la corretta trasmissione dei dati mentre l'IP si assicura che questi vengano instradati fino al destinatario seguendo qualsiasi percorso disponibile. In base alle sue caratteristiche progettuali, l'Internet Protocol Suite richiede poco overhead (carico elaborativo dovuto alle sole funzioni di gestione) e consente di convogliare grandi volumi di dati su connessioni geografiche di portata limitata (in termini di banda passante). Intrinsecamente si tratta di un protocollo connection-less (non orientato alla connessione), questo significa che il protocollo no offre nessuna garanzia che i pacchetti vengano effettivamente recapitati, ma semplicemente "fa del proprio meglio" per farli arrivare a destinazione. Spetta all'applicativo che usa il protocollo accorgersi quando questi non succede e ritrasmettere il pacchetto. Poiché nella maggior parte dei casi il pacchetto arriva effettivamente sano e salvo, l'aver evitato le verifiche intermedie consente di far fluire il traffico con grande agilità.
IPSec IP Security protocol (IP sicuro)
 
Un protocollo di trasporto sicuro usato con la corrente versione di IP (la 4) e incapsulato nella futura versione 6 (IPv6) che crittografa i pacchetti IP in transito così che non possano essere intercettati e riconosciuti sulla linea. IPSec prevede che qualsiasi altro protocollo venga incapsulato all'interno di un flusso IP crittografato per il trasporto sulle tratte a rischio. E' il protocollo base per costruire reti privati virtuali sfruttando linee Internet pubbliche. Le sue specifiche sono contenute nell'RFC 1825, 1826 e 1827.
IPv4 Internet Protocol versione 4
  Vedi IP
IPv6 Internet Protocol version 6 (protocollo di Internet versione 6)
 
Il nuovo protocollo Internet destinato a rimpiazzare la versione versione originale di IP utilizzata in tutto il mondo per decenni. Usa indirizzi a 128 bit invece che a 32 bit, il che consente di avere una capacità d'indirizzamento illimitata: 340.282.366.920.938 * 10^24 (aggiungere 24 zeri) invece di 4.294.967.296. Offre inoltre funzioni di autoconfigurazione e di sicurezza, oltre a consentire una buona trasmissione in tempo reale del traffico multimediale (voce e immagini in movimento). L'architettura di questo nuovo sistema d'indirizzamento è descritta nella RFC 1884 e la relativa proposta di standard è contenuta nella RFC 1883. Le RFC successive 1886 e 1887 forniscono dettagli su materie correlate. La RFC 1881 definisce le modalità di assegnazione dei nuovi indirizzi, infine le informazioni che regolano la transizione di host e router a questo nuovo sistema d'indirizzamento sono contenute nella RFC 1933. Nella RFC 2023 sono contenute le modalità per veicolare IPv6 su PPP.
IPX
Internet Packet Exchange (protocollo per lo cambio di pacchetti tra reti NetWare)
 
Il protocollo storicamente usato da Novell per le proprie reti locali. Alcuni lo chiamano anche Internetworking Packet Exchange. E' il più importante tra i protocolli usati in ambiente NetWare. Viene utilizzato per instradare messaggi da un nodo all'altro e per scambiare dati e richieste di servizi dalla workstation al server e viceversa. I pacchetti IPX contengono l'indirizzo del mittente e del destinatario perciò possono essere instradati (routed) da una rete all'altra. Può capitare che uno di questi pacchetti vada perduto durante il trasferimento perciò l'IPX è un protocollo che non garantisce la consegna del messaggio, spetta all'applicazione soprastante assicurarsi che questo arrivi a destinazione, in compenso è efficiente e veloce.
IPXCP IPX over PPP (IPX su PPP)
 
Incapsulamento del protocollo di rete IPX sul protocollo PPP utilizzato per trasmettere dati verso Internet su linea telefonica commutata. Le sue caratteristiche sono riportate nell'RFC 1552.
IPXODI
Internet Packet Exchange Open Datalink Interface (interfaccia aperta di collegamento dati verso il protocollo IPX)
 
La pila di protocollo IPX conforme alle specifiche dell'interfaccia ODI (Open Datalink Interface). Consiste di un file, IPXODI.EXE, che viene caricato subito dopo l'attivazione del driver della scheda fisica. In contemporanea a IPXODI, possono essere caricate altre pile di protocollo, tutte attestate sulla medesima scheda fisica oppure ciascuna su una scheda separata all'interno dello stesso sistema. La pila delle quali attivabile e scaricabile a piacere, e tutte attive sulla medesima scheda di rete oppure su diverse schede all'interno della medesima macchina. IPXODI può essere rimossa in qualsiasi momento, liberando memoria. Questa tecnica è diventata di uso comune con la diffusione di NetWare versione 3.x.
IR InfraRed infrarosso
  Vedi infrarosso
IrBus Infrared Bus (bus a raggi infrarossi)
 
Una tecnologia per collegare per mezzo di raggi infrarossi tutte le apparecchiature elettroniche che si trovano in una stanza, a cominciare dal computer con il relativo mouse, la relativa tastiera e qualsiasi altro accessorio (tutti abbinati senza fili). La distanza massima è di otto metri e fino otto dispositivi possono essere collegati con almeno due computer contemporaneamente: una configurazione idonea per i giochi interattivi. Trasmette 75 Kbps e verrà anche utilizzato come estensione dell'USB (Universal Serial Bus) per collegare qualsiasi periferiche senza il bisogno di fili. La proposta viene da Hewlett Packard, Intel, Microsoft e Sharp ed è destinata a trasformarsi in uno standard IrDA.
IRC Internet Relay Chat (IRC)
 
Prima forma di comunicazione istantanea (chat) su Internet. Consente sia la comunicazione diretta fra due utenti che il dialogo contemporaneo di interi gruppi di persone in stanze di discussione chiamate canali. IRC fu creato da Jarkko Oikarinen nell'agosto 1988 per rimpiazzare un programma chiamato MUT (MultiUserTalk) che girava sulla BBS finlandese OuluBox. Jarkko Oikarinen trovò l'ispirazione dalla Bitnet Relay Chat che operava sulla rete Bitnet. IRC è un protocollo di rete aperto che utilizza il protocollo di trasmissione TCP (Transmission Control Protocol) e opzionalmente il Transport Layer Security (TLS). Un server IRC (chiamato IRCd) è in grado di connettersi con altri server IRC formando così una vera e propria rete di comunicazione; gli utenti accedono ad essa mediante la connessione di un client ad un server. Molti server IRC non richiedono all'utente di autenticarsi, ma va comunque specificato un nickname (univoco a livello della rete IRC).
IrCOMM
Emulazione delle funzioni di porta seriale e porta parallela su una connessione all'infrarosso realizzata su una connessione senza fili secondo le specifiche pubblicate dall'IrDA il 7 novembre 1995. Questo strato di emulazione è necessario poiché l'interfaccia IrDA è concepita per spedire solo un pacchetto alla volta, in una sola direzione alla volta (half duplex), mentre le connessioni seriale e parallela prevedono la bidirezionalità simultanea dei messaggi e l'invio continuo di bit senza interruzione (pacchettizzazione). Inoltre, nel caso della parallela, diversi bit vengono trasmessi in simultanea sfruttando l'ampio numero di fili disponibili. Diventa perciò necessario creare sulla connessione IrDA due tipi di pacchetti diversi: quelli che veicolano dati e quelli che contengono informazioni di controllo. Spedendoli uno alla volta, questi pacchetti emulano la funzione di ciascuno dei fili che compongono le interfacce seriale e parallela classica, pur adoperando un solo "filo" ottico. L'impiego di questo protocollo perde significato se l'applicazione utente può riconoscere l'interfaccia IrDA in quanto tale e non sia costretta a interfacciarsi necessariamente con porta la seriale o la parallela. Si tratta di un particolare protocollo collocato al di sopra dei protocolli IrLMP e IrLAP che gestiscono la connessione a infrarosso vera e propria e che funge da ponte tra questi e le numerose applicazioni abituate a interagire direttamente con la porta seriale o parallela di un computer.
IrDA
Infrared Data Association (Associazione per la trasmissione dati con raggi infrarossi)
 
Un'associazione che raccoglie tutti i produttori di personal computer interessati a definire uno standard comune nella trasmissione dati attraverso raggi infrarossi. La prima versione dello standard prevedeva di governare il ricetrasmettitore ottico attraverso l'estensione della porta seriale il che comportava il vincolo di non poter superare i 115.200 bit per secondo. Le future evoluzioni dello standard hanno portato la velocità a 0,576, 1,152 e 4 Mbps con connessione diretta sul bus PCI. La distanza di trasmissione massima è tipicamente di un metro e i due ricetrasmettitori devono trovarsi su una direttrice ottica sgombra da qualsiasi ostacolo, allineata con un possibile errore di 30 gradi. Il primo standard IrDA risale al 30 giugno 1994 e si basava su una proposta avanzata il 28 giugno del 1993 da 120 rappresentanti di 50 aziende. Nella versione 1.0 si contemplava una tecnologia per trasmettere dati in modo seriale tra due apparecchiature usando ricetrasmettitori di tipo economico. Questi ricetrasmettitori dovevano essere in grado di collegarsi a qualsiasi genere di apparecchiatura che fosse già dotata di una porta seriale e dovevano funzionare in qualsiasi genere di ambiente. In seguito sono state definite delle estensioni allo standard per trasmettere a 1,152 e 4 Mbps, usando ricetrasmettitori che fossero comunque compatibili all'indietro con la prima versione di IrDA.
IrDA SIR
Infrared Data Association Serial InfraRed (trasmissione seriale su infrarosso secondo le specifiche dell'Associazione per la trasmissione di dati per mezzo di raggi infrarossi)
 
La versione base dell'interfaccia a infrarossi montata su portatili e computer da tavolo. Costituisce un'evoluzione e una standardizzazione da parte dell'IrDA della prima interfaccia sviluppata da HP su una delle sue stampanti laser, chiamata HP SIR o HPSIR. Funziona a 115.200 bit per secondo e trasmette dati in modo seriale, un bit dopo l'altro. In pratica consiste di una porta seriale convenzionale, che funziona appunto a 115.200 bps, a cui è stato aggiunto un codificatore/decodificatore per l'infrarosso. Nel tempo il codificatore/decodificatore è stato sostituito da un paticolare modem capace di produrre un segnale a 1,152 e a 4 Mbps, vedi FIR (Fast InfraRed).
IrLAN Infrared LAN (rete locale su raggi infrarossi)
 
Un protocollo codificato dall'IrDA il 18 luglio 1997 su proposta di Dan Axtman, Aaron Ogus e John Reilly appartenenti rispettivamente a Extended Systems, Microsoft e Hewlett Packard, allo scopo di consentire la connessione di un computer in rete locale attraverso un'interfaccia a infrarossi veloce. Lo standard prevede tre modalità di connessione: access point, dove un singolo computer accede alla rete mediante un dispositivo (punto di accesso) che è fisicamente connesso alla LAN e che dispone di un ricetrasmettitore all'infrarosso rivolto verso il computer medesimo; peer-to-peer (paritetica) per il collegamento diretto tra due computer che dialogano tra loro attraverso il raggio infrarosso come se fossero connessi da una rete locale tradizionale; hosted, dove due o più computer comunicano tra loro e con un terzo il quale a sua volta può essere di per sé stesso collegato alla rete e quindi operare da punto di accesso per gli altri. Il protocollo veicola tutti i protocolli standard usati sulle reti locali per suo tramite l'interfaccia IrDA appare al computer come una comune interfaccia di rete. Si colloca al di sopra dei protocolli già esistenti in ambiente IrDA, che in ordine discendente sono Tiny TP, IrLMP e IrLAP. Realizza una connessione a due canali
IrLAP
Infrared Link Access Protocol (protocollo di accesso per connessioni a infrarossi)
 
Anche scritto IRLAP. Un protocollo per connessioni seriali via raggi infrarossi definito dall'IrDA (Infrared Data Association). Si tratta di una versione adattata del ben noto protocollo HDLC (High-Level Data Link Control), molto diffuso nel mondo della trasmissione dati. Lavora direttamente a contatto con lo strato fisico dell'interfaccia, regolandone il funzionamento sotto il profilo di funzioni logiche, e fornisce i propri servizi ai protocolli di livello superiore utilizzati dall'utente per compiere le operazioni sui file. Attraverso IRLAP si attiva la connessione in primo luogo, ci si accerta che all'altro estremo vi sia un dispositivo compatibile, si negozia con quest'ultimo la velocità di trasmissione, si scambiano le informazioni incapsulandole in pacchetti di trasporto (trame) di cui si controlla il flusso, la sequenza e la corretta ricezione, si risolvono eventuali conflitti d'indirizzi tra i dispositivi coinvolti nella trasmissione, infine si pone termine alla connessione oppure la si riavvia (reset). I conflitti possono verificarsi per il fatto che una richiesta di connessione può ricevere risposta da più stazioni contemporaneamente, alcune delle quali possono scegliere casualmente lo stesso indirizzo di riferimento. Le velocità trasmissive previste sono le seguenti: 2400 bps, 9600 bps, 19200 bps, 38400 bps, 57600 bps, 115.200 bps, 576 Kbps, 1.152 Kbps, 4 Mbps. Trattandosi di una connessione half duplex, la trasmissione può avvenire solo in una direzione alla volta. Per questo motivo il controllo del canale a infrarossi deve essere passato ciclicamente da una stazione all'altra, così che entrambe abbiamo sempre l'opportunità di trasmettere. Una delle due stazioni prende il controllo della connessione e regola i tempi e i modi in cui l'altra può trasmettere. L'accesso alla linea trasmissiva viene regolato dal protocollo IrLAP secondo un principio semplice: prima di iniziare a trasmettere l'apparecchiatura verifica che non esista già una trasmissione in corso nel suo orizzonte ottico e in caso affermativo desiste, aspettando per un breve tempo prima di riprovare. E' stato definito dall'IrDA il 23 giugno del 1994. Il 16 giungo del 1996 è stata rilasciata la versione 1.1 che è correntemente in uso. Ciascun pacchetto trasmissivo (trama) può contenere al massimo 2048 byte, e al minimo 64 byte. Nel modello ISO/OSI, alla pari dell'HDLC, IrLAP si posiziona a livello 2: collegamento dati.
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