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Glossario informatico
 
 

 DIS - DIX

DISP
Directory Information Shadowing Protocol (protocollo di replica delle informazioni di directory)
 
Il protocollo utilizzato per replicare i contenuti di una directory X.500 tra server differenti di modo che i diversi elenchi presenti su questi ultimi siano sempre sincronizzati.
displace mapping
Usare una texture di rivestimento che viene utilizzata per spostare effettivamente la posizione dei punti sulla superficie di un oggetto, a differenza della tecnica di bump mapping che crea unicamente giochi di luci e ombre per produrre un effetto "rilievo".
display al plasma
Una tecnologia per produrre display a colori di dimensioni contenute. Si basano su un tubo a vuoto che impiega coppie di elettrodi per creare una scarica elettrica attraverso un gas e, mediante questa scarica, sviluppare luce. Il principio di funzionamento è simile a quello di un tubo al neon. Si uniscono due superfici di vetro trasparente in modo che nell'intercapedine sigillata che si forma tra di loro sia contenuto un gas inerte, argon o neon. Sulle lastre di vetro sono stati depositati tanti piccoli elettrodi trasparenti che, quando caricati elettricamente, producono una scarica puntiforme che illumina il vetro. Il contrasto e la luminosità sono molto alti e la tecnologia si presta a realizzare display a colori con ampio angolo di visione e privi di sfarfallio. La luminosità non diminuisce al crescere delle dimensioni ed esistono già in commercio modelli da 40" pollici utilizzati nei locali pubblici come tabelloni informativi e come schermi televisivi. La vita media di un dispositivo di questo genere è molto alta. Fujitsu, uno tra i principali operatori in questo ambito, produce anche display per computer da 21" con una risoluzione di 640 x 480 punti. Lo svantaggio di questa tecnologia è la risoluzione relativamente bassa e la necessità d'impiegare alte tensioni di lavoro.
display elettroluminescenti
Un particolare tipo di display a basso spessore che usa solfato di zinco e altre sostanze che quando sottoposte a tensione elettrica emettono fluorescenza. Viene depositata sul vetro dello schermo una sottile pellicola di questo materiale fluorescente e la si colpisce selettivamente con un campo elettrico per produrre luce. Il vantaggio che offrono rispetto ai display al plasma e agli LCD convenzionali è di raggiungere risoluzioni elevate anche sui grandi dimensioni (1024 x 768 con 16 livelli di grigio), di offrire un ottimo contrasto e un'elevata velocità di risposta, di porre poche limitazioni all'angolo di visione, di pesare poco e di assorbire poca energia. Possono essere utilizzati come monitor per computer monocromatici, anche se sono in via di sviluppo modelli capaci di combinare verde, giallo e rosso (due colori primari, rosso e giallo, e un colore secondario, il verde). Manca il blu che invece costituisce uno dei tre colori classici usati negli schermi televisivi perché non esiste oggi una sostanza fluorescente di tale colore capace di offrire una buona resa.
dispositivo attivo
Nei computer moderni, che passano automaticamente in uno stato di riposo per risparmiare energia, si dicono attivi quei dispositivi che ricevono alimentazione e che sono pronti a funzionare. Il contrario sarebbe un dispositivo in stato di sospensione temporanea.
dispositivo multifunzione
Un componente hardware capace di svolgere le funzioni normalmente svolte da diversi dispositivi. Un esempio classico è una schedina PC Card che incorpori sia un modem sia un'interfaccia di rete. Un altro esempio è una scheda audio capace di funzionare anche a mixer, da scheda musicale, eccetera.
distance-vector routing protocol
I protocolli d'instradamento distance-vector di solito creano un rapporto tra i vari router di modo che questi scambino tra loro informazioni circa la topologia della rete attraverso la trasmissione periodica di messaggi broadcast (inviati a tutte le apparecchiature in ascolto). Le informazioni passano in questo modo da un router a quelli immediatamente adiacenti che le mescolano con i dati già disponibili, consolidando al proprio interno un prospetto finale che viene poi ritrasmesso anche agli altri router, server e client attivi sulla rete adiacente. L'algoritmo impiegato da questi router prende il nome di Bellman-Ford. Lo svantaggio della tecnica distance-vector è che, su reti complesse, il continuo traffico di servizio ruba spazio alla trasmissione di dati vera e propria e qualsiasi variazione richiede un certo tempo prima di essere assimilata da tutti i router, poiché bisogna attraversare l'intera procedura di aggiornamento incrociato prima che il contenuto delle mappe residenti sui diversi router converga verso un'immagine identica.
distorsione a barile
Una particolare deformazione del quadro visualizzato da un monitor a tubo catodico: i bordi superiori e laterali si spingono verso l'esterno creando una figura arrotondata che assomiglia a un barile visto di fianco. La si corregge mediante speciali regolazioni disponibili sul fronte di alcuni monitor. Se risulta incorreggibile, bisogna mandare il monitor a riparare.
distorsione a puntaspilli
Una particolare deformazione del quadro visualizzato da un monitor a tubo catodico: i bordi superiori e laterali si spingono verso l'interno, mentre gli angoli rimangono al loro posto. Questo crea in modo più o meno accentuato una forma che assomiglia a quella di un puntaspilli. La si corregge mediante speciali regolazioni disponibili sul fronte di alcuni monitor. Se risulta incorreggibile, bisogna mandare il monitor a riparare.
distorsione a trapezio
Una particolare deformazione del quadro visualizzato da un monitor a tubo catodico: il bordo superiore è più stretto o più largo di quello inferiore e i bordi laterali sono di conseguenza obliqui creando una forma che assomiglia a un trapezio dritto o rovesciato. La si corregge mediante speciali regolazioni disponibili sul fronte di alcuni monitor. Se risulta incorreggibile, bisogna mandare il monitor a riparare.
distribution distribuzione
 
In ambito Usenet. la regione geografica entro la quale i posting (affissioni) di Usenet verranno pubblicamente diramati (broadcast). Nella maggior parte dei sistemi l'area di distribuzione impostata per difetto (default) corrisponde all'intero mondo, tuttavia è possibile limitare il campo di azione delle proprie pubblicazioni inserendo il codice distributivo dell'area geografica di appartenenza oppure dell'azienda/organizzazione di appartenenza.
DIT Directory Information Tree (albero informativo della directory)
 
Quel componente di una directory X.500 che ne definisce la struttura e che elenca tutte le voci contenute nella directory medesima.
dithering
Usare la combinazione di un numero inferiore di colori per produrre un effetto visivo simile a quello che si otterrebbe con più colori. 1. Un'operazione grafica che consiste nel prendere un'immagine con un numero di colori superiore a quanti il computer possa visualizzarne e trasformarla in un'immagine che contenga esattamente i colori previsti da quel sistema e che abbia somiglianza con l'originale. 2. La combinazione di punti bianchi e di punti neri per approssimare le varie sfumature di grigio presenti in un'immagine al momento in cui questa viene stampata o visualizzata. L'effetto è abbastanza omogeneo se osservato da una certa distanza (il sistema è simile a quello usato per le mezzetinte anche se in questo caso è possibile utilizzare non solo punti neri con diversa intensità per simulare il grigio e gli altri colori, bensì si può attingere a un certo numero di sfumature di grigio oppure colori). Il dithering sfrutta la capacità dell'occhio di fondere punti di colore diverso così da percepire un colore o che ne sia la media. La tecnica viene utilizzata anche per l'anti-aliasing sui bordi obliqui e sulle curve, cioè per migliorare l'aspetto dell'immagine quando si lavora alle basse risoluzioni, sfocando un poco le linee oblique e le curve così che appaiano mano frastagliate.
DIX Digital Equipment, Intel, Xerox
 
Le tre aziende che hanno definito lo standard della rete locale Ethernet e il nome dello standard Ethernet II o versione 2.0 inagurato nel 1982 e ancora oggi riferimento per tutte le reti di tipo TCP/IP.
Dixon Vedi Pentium II Mobile Dixon
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