SNA |
Systems Network Architecture |
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L'architettura di rete per i mainframe introdotta da IBM nel 1974 e trasformatasi
da allora nella più diffusa tra le architetture di rete proprietarie nel
mondo. Inizialmente la sua struttura era rigorosamente centralizzata:
il sistema host (mainframe) gestiva le comunicazioni di tutti i terminali
che vi erano collegati attraverso un'apparecchiatura specializzata a questo
fine, chiamata front end processor o controllore di comunicazioni. I terminali
a loro volta venivano raccolti in "grappoli" e colloquiavano con il front
end processor attraverso un dispositivo chiamato cluster terminal controller
(controllore di terminali). Nella seconda metà degli anni Ottanta l'architettura
è diventata maggiormente distribuita. Il mainframe ancora mantiene la
propria funzione di coordinamento nei confronti dei terminali, dove questi
siano ancora utilizzati, ma esiste la possibilità di colloquio diretto
(paritetico) tra le apparecchiature intermedie dotate d'intelligenza elaborativa
propria, come i minicomputer della serie AS/400 e RISC 6000, e i personal
computer. Anche il sistema di connessione è cambiato e adesso la quasi
totalità del traffico viaggia su rete locale (tipicamente Token Ring). |
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SNADS |
SNA Distribution Services |
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Un protocollo sviluppato da IBM per le proprie reti SNA (Systems Network
Architecture). Serve a scambiare messaggi di posta elettronica e documenti
allegati attraverso una rete di terminali oppure di PC funzionanti in
emulazione di terminale e collegati a un mainframe IBM. |
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SNAP |
SubNetwork Access Protocol (protocollo di accesso alla subrete) |
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Un campo di trama Ethernet che ne identifica anche il tipo (Ethernet SNAP),
codificato dall'IEEE e usato prevalentemente in ambito AppleTalk Phase
2. Serve a inserire un codice univoco del fornitore, che occupa 3 byte,
più due byte che ospitano il Tipo di trama già definito nella trama Ethernet
II e che serve a conservare compatibilità all'indietro con quest'ultima. |
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snapshot
routing |
instradamento a immagine congelata |
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Un sistema mantiene sempre valide le voci inserite nella tabella d'instradamento
anche se la connessione fisica in quel momento non è attiva. Si presta
particolarmente per la connessione via linee ISDN dove i due router sono
uniti solo saltuariamente, tuttavia non si vuole che per questo debbano
ricostruire le tabelle d'instradamento ogni volta daccapo. Quando il collegamento
viene riattivato, il router riceve nuove informazioni e può, a quel punto,
riaggiornare le proprie tabelle. |
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SNMP |
Simple Network Management Protocol (protocollo semplificato per la gestione della rete) |
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Un protocollo di gestione delle reti TCP/IP mediante il quale è possibile
governare l'intera rete da una o più stazioni di monitoraggio. Gli elementi
controllati sono computer di qualsiasi natura, gateway, router, server
di terminali, switch e qualsiasi altra apparecchiatura che disponga al
proprio interno di un agente capace di raccogliere informazioni in loco
e di trasmetterle alla stazione di gestione. La comunicazione di queste
informazioni avviene mediante il Simple Network Management Protocol (SNMP).
Le specifiche del protocollo sono contenute nello STD 15. |
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SNMP
2 |
Simple Network Management Protocol 2 (protocollo semplificato per la gestione della rete - versione 2) |
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SNMP 2 aumenta l'efficacia dell'SNMP originale aggiungendo funzioni di
sicurezza oltre che un modulo RMON (Remote Monitoring MIB) che fornisce
un feedback continuo sulle apparecchiature gestite senza attendere di
essere interrogato dalla consolle SNMP. |
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snooping |
Per assicurarsi che la copia dei dati riportata nella cache corrisponda
alla versione più reccente di tali dati presente nel sistema, il controller
della cache mantiene sotto controllo i vari indirizzi di memoria che transitano
sul bus al fine di scoprire se qualche altra entità all'interno del sistema
(come il controller DMA oppure qualche scheda bus master) abbia modificato
quella particolare posizione di memoria centrale. Se uno degli indirizzi
modificati corrisponde a una delle tag contenute nella relativa directory
(memorizzata nel cache controller), quella particolare unità d'informazione
viene marcata come non più valida e quando il processore tenterà di accedervi
la prossima volta si verificherà una condizione di "miss". |
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socket |
innesto |
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Un'interfaccia di comunicazione UNIX sviluppata dall'Università di Berkeley
per consentire l'agevole comunicazione tra processi e applicazioni attraverso
la rete. Si tratta di un'entità logica a cui il programma si rivolge per
colloquiare con un processo funzionante su un'altra macchina servendosi
di un protocollo di rete come il TCP/IP. L'applicativo apre un "socket"
e dichiara l'indirizzo di destinazione (composto dallindirizzo di rete
e qualche altro identificatico) dopo di che la rete si occupa di creare
la connessione. Oltre che in UNIX i socket vengono utilizzati anche in
ambiente NetWare e AppleTalk. Nel mondo NetWare il socket è una parte
dell'indirizzo IPX e rappresenta la destinazione del pacchetto. A ogni
socket viene assegnato un valore univoco, solitamente in modo dinamico,
anche se alcuni socket sono rivervati da Novell per proprio uso. Esistono
quattro tipi di socket: Datagram socket, per inviare datagrammi (un pacchetto
utilizzato entro un sistema di recapito di tipo connectionless nel quale
non viene garantita la ricezione). Stream socket, un meccanismo di livello
superiore rispetto al precedente, che fornisce una connessione affidabile
con il destinatario (ricezione garantita). Raw socket, utilizzato per
accedere a protocolli di basso livello e accessibile solo a programmi
privilegiati. DAS (Dynamically Assigned Socket) e SAS (Statistically Assigned
Socket) usati per la consegna di datagrammi tra i diversi nodi di una
rete AppleTalk. |
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Socket
4 |
Lo zoccolo di tipo zero insertion force (a forza d'inserimento nulla) usato per il processore 486. |
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Socket
5 |
Lo zoccolo in plastica su schede madre progettato per accogliere il Pentium
nelle sue prime versioni (non MMX). E' uno dei tre zoccoli a forza d'inserimento
nulla (zero insertion force) usati per la famiglia Pentium. Ha lo stesso
stesso numero di contatti del Socket 7, cioè 296. |
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Socket
7 |
Lo zoccolo concepito da Intel per il processore Pentium e per la sua evoluzione,
il processore Pentium MMX. Ha una forma quadrata, 296 fori e accoglie
il solo processore, mettendolo in contatto con tutte le altre componenti
della scheda madre: cache, memoria, alimentazione, bus delle schede di
espansione e controller delle unità disco. Presenta un lato smussato che
corrisponde al lato smussato della CPU così da orientare correttamente
quest'ultima durante il montaggio. Ha costituito lo standard di riferimento
per tutte le schede madri fino all'arrivo del Pentium II che invece utilizza
uno speciale connettore, denominato Slot 1, in cui s'innesta un'intera
schedina che contiene, oltre al processore, anche la cache e altri componenti.
Il Socket 7 è stato utilizzato dai concorrenti di Intel, in particolare
AMD e Cyrix, per produrre processori compatibili e alternativi rispetto
al Pentium. |
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Socket
8 |
Lo zoccolo in plastica su scheda madre progettato per accogliere il processore
Intel Pentium Pro. Permette l'inserimento e la rimozione del processore
senza esercitare alcuna pressione (zero insertion force) e offre 387 punti
di contatto per altrettanti piedini del processore. E' il più grosso zoccolo
mai sviluppato. |
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Socket
Services |
Il BIOS dell'architettura PCMCIA, vale a dire lo strato di software che
fornisce un'interfaccia standardizzata per regolare l'interazione tra
PC Card e i socket (zoccoli o innesti) della macchina in cui queste dovranno
essere inserite. Cambia a seconda dei componenti usati sul computer per
governare gli slot PCMCIA e costituisce un'interfaccia spesso indispensabile
per mettere in comunicazione la scheda con il driver che dovrà pilotarla
dall'interno della macchina. I Socket Services gestiscono l'hardware nella
forma di vari tipi di oggetti. A ciascun tipo viene abbinata una particolare |
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SODIMM |
Small Outline Dual In-line Memory Module (modulo di memoria con linea doppia di contatti e dimensioni ridotte) |
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La DIMM in versione miniaturizzata e compatta usata sui portatili. Usa 144 contatti e ha un tempo di accesso tipico di 60 nanosecondi. |
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SOE |
Server Operating Environment (ambiente operativo del server) |
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Un nuovo nome per indicare il sistema operativo che viene caricato sul server come ad esempio Novell NetWare, Windows NT, OS/2 Warp Server, eccetera. |
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softproof |
La prova colore consiste nel verificare il modo in cui verrà stampata
una particolare pagina eseguendo una stampa di prova su carta speciale,
che simula il risultato tipografico finale, ma che richiede tempo e comporta
un costo non trascurabile. La softproof consiste nell'eseguire questo
riscontro finale direttamente sul monitor, avendo la certezza che quest'ultimo
è calibrato in modo da replicare fedelmente il risultato finale che si
avrà su carta. E' possibile solo mediante l'impiego di monitor professionali
di alto costo e richiede una loro continua calibrazione. Vale solo se
la stampa viene eseguita sempre con la medesima apparecchiatura. |
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