navigazione |
L'azione di attraversare il World Wide Web, muovendosi da un documento
all'alto e da un computer all'altro sfruttando i collegamenti ipertestuali
che li legano. Per evitare di perdersi nel cosiddetto cyberspazio (l'insieme
di documenti ipertestuali) i vari browser tengono una lista del percorso
svolto così che sia possibile tornare indietro e orientarsi. |
|
NCA |
Network Computing Architecture (architettura di network computing) |
|
Si tratta di un'architettura a oggetti che serve a inserire dati e applicazioni
all'interno di database come se fossero "cartucce". L'innesto può interessare
tanto il server quanto il client. E' una tecnologia proprietaria sviluppata
da Oracle per abilitare tutti i PC, i network computer e gli altri client
a lavorare con server Web su cui risiedono database indipendentemente
dalla rete fisica in cui si trovano. E' un'infrastruttura aperta che dovrebbe
essere la base della prossima generazione di distributed computing. |
|
NCAR |
National Center for Atmospheric Research (centro nazionale per le ricerche atmosferiche) |
|
Il National Center for Atmospheric Research di Boulder nel Colorado è
uno dei principali centri di supercalcolo negli stati Uniti. E' stato
uno dei sei nodi collegati alla prima versione della dorsale NFSnet e
ancora oggi costituisce uno dei cinque nodi di supercalcolo collegati
alla dorsale ad altissima velocità vBNS (very high-speed Backbone Network
Service). L'indirizzo del suo sito Web è http://www.ucar.edu. |
|
NCP |
Network Control Protocol (protocollo di controllo della rete) |
|
1. Il primo dei protocolli trasmissivi utilizzati da ARPAnet per convogliare
le informazioni attraverso un sistema di commutazione di pacchetto: i
dati vengono suddivisi in pacchetti di lunghezza fissa, ciascuno dei quali
contiene l'indirizzo del mittente e del destinatario, oltre che un numero
di sequenza, e perciò arrivare a destinazione seguendo una via qualsiasi
e con un ordine qualunque. L'NCP è stato rimpiazzato dall'accoppiata TCP/IP.
2. Il nome ora identifica un componente del PPP che gestisce i vari protocolli
esterni da incapsulare come l'IP, l'IPX, AppleTalk e altri. L'NCP decide
quale sia il protocollo da incapsulare per una specifica connessione con
un host remoto. Esiste un'intera famiglia di NCP ciascuno dedicato a una
specifica funzione. Tra queste figurano anche l'assegnazione automatica
di un indirizzo IP chi si connette via modem. L'RFC 1332 descrive il Network
Control Protocol per attivare una connesione IP su PPP. |
|
NCRI |
Networwing and Communications Research and Infrastructure (divisione per l'infrastruttura di comunicazione e di rete per la ricerca) |
|
La divisione tecnica che all'interno della NSF (National Science Foundation) aveva l'incarico di supervedere l'evoluzione della dorsale NSFnet. |
|
NCS |
NASI Connection Services (servizi di connessione per NASI) |
|
Un servizio per utilizzare dalla workstation i modem condivisi presenti
su un server NetWare. A questo fine si utilizza l'interfaccia NASI e il
protocollo SPX. E' anche possibile collegarsi dall'esterno e prendere
il pieno controllo di una delle stazioni di rete usando un'applicazione
di telecontrollo. |
|
NCSA |
National Center for Supercomputing Applications (centro nazionale per le applicazioni di supercalcolo) |
|
Centro di ricerca presso l'Università dell'Illinois, nella cittadina di
Urbana-Champaign, dove è stato sviluppato NCSA Mosaic. E' stato fondato
nel 1985 su finanziamento della National Science Foundation per mettere
i propri supercomputer a disposizione di centinaia di università e organizzazioni
impegnate nella ricerca scientifica. Ha giocato un ruolo determinante
nello sviluppo di Internet come polo della dorsale NSFnet dal 1986 al
1995 e quale polo della vBNS (very high-speed Backbone Network Service)
dal 1995 in avanti. E' anche uno dei principali siti Web. Nel 1993 ha
rilasciato la prima versione del browser Mosaic per navigare il World
Wide Web con terminali X Window, sviluppato da Marc Andreesen. L'indirizzo
del suo sito Web è http://www.ncsa.uiuc.edu. |
|
NCSAnet |
National Center for Supercomputing Applications network (rete del centro nazionale per le applicazioni di supercalcolo) |
|
Una delle reti regionali (Regional Network Provider) che componevano Internet
negli Stati Uniti al tempo di NFSnet. Viene gestita dall'NCSA e collega
centri di ricerca governativi e varie università dell'Illinois, del Wisconsin
e dell'Indiana. Ha sede a Champaign nell'Illinois e gestisce anche una
rete di accesso commerciale di scala nazionale. Il suo indirizzo di posta
elettronica è network@ncsa.uiuc.edu. |
|
NCSI |
Network Communications Services Interface (interfaccia verso i servizi di comunicazione per la rete) |
|
Un protocollo impiegato per gestire porte seriali su una rete locale. Le applicazioni, anziché dialogare direttamente con la porta seriale (COM) indirizzano le proprie richieste al driver NCSI il quale le dirotta (reindirizza) verso un communications server disponibile sulla rete. Fa parte di uno dei quattro protocolli di "advertising" (pubblicità) che usano la rete locale per segnalare la disponibilità di connessioni verso l'esterno. Gli altri tre sono Int14, NASI e Int6B. |
|
|
NDP |
Numeric Data Processor (elaboratore di dati numerici) |
|
Vedi FPU. |
|
nDRAM |
next generation DRAM (memoria dinamica ad accesso casuale di nuova generazione) |
|
La nuova tecnologia di memorie nata per rimpiazzare la tecnologia SDRAM
su gran parte dei computer in commercio. Sinonimo di Direct Rambus DRAM.
Vedi Direct RDRAM. |
|
NDS |
NetWare Directory Services |
|
Il directory service proposto da Novell per la propria piattaforma NetWare.
Un sistema disponibile dalla versione 4.0 di NetWare in avanti, che tiene
traccia degli utenti, delle applicazioni, dei dispositivi e delle risorse
disponibili su una rete grande a piacere, assegnando a ciascuno di questi
un identificativo univoco registrato all'interno di un database globale
(NetWare Directory Database) strutturato in modo gerarchico. Una volta
eseguito il logon, l'utente ha immediatamente accesso a tutte le risorse
che gli sono state assegnate dall'amministratore anche se queste si trovan
o su server diversi (non è necessario eseguire logon multipli). Il database
viene replicato in varie posizioni al fine di garantire laccesso in rete
anche qualora il server primario che conserva le informazioni venisse
a mancare. NDS rimpiazza il tradizionale bindery che nelle precedenti
versioni di NetWare conteneva le informazioni sugli utenti e sulle risorse
di un singolo server. Ogni volta che si aggiunge un server NetWare 2.X
o 3.X bisogna creare nuovamente su questultimo il profilo di ogni utente,
identificare le varie directory e code di stampa da porre in condivisione
(con le relative prerogative di accesso da assegnare in modo differenziato
a gruppi oppure a singoli utenti) e scrivere anche gli script di logon
(le operazioni da eseguire in automatico quando un particolare utente
si collegava: di solito ). Inoltre, lutilizzatore che vuole collegarsi
contemporaneamente a due server deve eseguire il logon due volte. Il lavoro
di manutenzione in uno scenario di questo tipo è abbastanza oneroso poiché
bisogna saltare da un server allaltro e anche intervenire sulla singola
stazione di lavoro per creare automatismi di collegamento.
|
|
nearest
LOD MIP mapping |
nearest Level Of Detail Multim In Parvum mapping (mappatura di versioni multiple della stessa texture basata sul livello
di dettaglio più vicino) |
|
La modalità per la generazione delle texture utilizzata da gran parte
dei giochi 3D. Usa una sola texture di riferimento per il colore e versioni
multiple di questa per le diverse rappresentazioni dell'oggetto (vicino
o lontano). Per ciascun pixel si definisce un livello di dettaglio (appartiene
a un'area dove i poligoni sono piccoli oppure sono grandi) e si sceglie
la versione di texture map che corrisponde allo stesso livello di dettaglio.
In tal modo il colore del pixel viene determinato unicamente in base alla
texture originale. Nel caso in cui si prenda il valore originale senza
nessuna interpolazione (tecnica del point sampling) si ottiene la massima
velocità e la minore qualità di visualizzazione, se invece il colore viene
determinato interpolando i valori di colore dei quattro pixel circostanti
nella texture originale (bilinear filtering) si ottiene una rappresentazione
migliore a spese di un maggior carico elaborativo (questa è la modalità
seguita dalla maggior parte delle schede grafiche in circolazione). |
|
nearest
MIP linear |
nearest Multim In Parvum linear (mappatura di versioni multiple della stessa texture basata su singola
texture senza interpolazione) |
|
Il secondo e più diffuso metodo per realizzare il MIP mapping di immagini
3D sullo schermo. Si sceglie la texture più vicina al livello di dettaglio
del pixel che si deve rappresentare (il pixel appartiene a poligoni grandi,
medi, piccoli, eccetera) quindi si calcola il colore del pixel partendo
da un'interpolazione matematica dei quattro punti più vicino al quel pixel
nella texture di riferimento (in orizzontale e in verticale). Questo calcolo
prende il nome di bilinear filtering. E' un sistema che produce una qualità
di visualizzazione abbastanza buona e richiede un certo livello di elaborazione
che è alla portata di quasi tutte le schede 3D. Vedi MIP mapping. Sinonimo
di nearest LOD MIP mapping con bilinear filtering. |
|
|