Il
vento
è
generato
dalla
diversa
pressione
atmosferica,
che
si
crea
in
due
zone,
causata
dal
riscandamento
del
sole
sulla
terra
e
sul
mare.
Quando
la
pressione
atmosferica
è
alta,
comunemente
chiamata
"ANTICICLONE",
il
tempo
tende
ad
essere
bello;
se
la
pressione
invece
è
bassa,
comunemente
chiamata
"DEPRESSIONE",
il
tempo
tende
ad
essere
brutto.
In
meteorologia,
nella
lettura
cartografica,
i
centri
di
alta
pressione
vengono
contraddistinti
dalla
lettera
"H"
(
da
High=Alta
)
di
colore
blu
mentre
i
centri
di
bassa
pressione
con
la
lettera
"L" (da
Low=Bassa)
di
colore
rosso.
La
cartina
inoltre
è
percorsa
da
molte
linee
chiamate
ISOBARE
(cioè
a
Uguale
Pressione)
che
sono
contraddistinte
da
un
numero
che
ne
rappresenta
il
valore
rilevato;
ciò
sta
a
significare
che
lungo
tutta
quella
linea
la
pressione
ha
quel
determinato
valore.
In
teoria
lo
spostamento
del
vento
dovrebbe
avvenire
perpendicolare
all'alta
pressione
ma
in
realtà
ciò
non
avviene
per
effetto
della
deviazione
provocata
dalla
rotazione
della
Terra.
Il
vento
inizialmente
comincia
perpendicolarmente
alla
isobare
ma
ben
presto
tende
a
girare
verso
destra
in
modo
tanto
più
deciso
tanto
è
maggiore
il
dislivello
barico
in
poco
spazio,
fino
a
divenire
parallelo.
|
G=
Forza
di
gradiente
-
D=
Forza
deviante
-
V=
Direzione
del
vento |
Per
questa
ragione
il
vento
intorno
ad
un
centro
di
bassa
pressione
gira
in
senso
antiorario
mentre
intorno
ad
un
centro
di
alta
pressione
gira
in
senso
orario.
La
forza
del
vento
"velocità"
viene
deteminata
dall'ammontare
della
differenza
delle
due
zone
di
dislivello
barico
in
rapporto
alla
distanza
delle
isobare
stesse.
La
pressione
che
si
genera
viene
misurata
in
millibar,
e
viene
indicata
in
cartografia
meteorologica
con
delle
isobare.
Se
osserviamo
una
carta
meteorologica,
tanto
più
le
isobare
sono
vicine,
tanto
più
forte
sarà
il
vento.
Nelle
zone
di
alta
pressione
tanto
le
isobare
sono
più
lontane,
tanto
più
i
venti
saranno
deboli
mentre
nelle
zone
di
bassa
pressione,
essendo
molto
più
vicine,
saranno
più
veloci.
La
sua
velocità
così
come
la
direzione
può
essere
influenzata
dalla
conformazione
del
territorio,
quindi,
se
la
superficie
è
libera
la
velocità
diminuisce
solo
in
rapporto
all'attrito
con
la
superficie
ma
in
presenza
di
rilievi
potrebbe
anche
incunearsi
e
acquistare
velocità
o
semplicemente
cambiare
direzione.
In
meteorologia
la
velocità
del
vento
viene
classificata
mediante
la
scala
anemometrica
Beaufort
che
è
suddivisa
in
12
gradi,
ognuno
dei
quali
è
associato
da
un
termine
descrittivo
che
ritroveremo
nella
lettura
delle
previsioni
del
tempo.
|