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La
Cappella
Palatina
fu
fondata
da
Ruggero
II
nel
1132.
Da
lui
dedicata
a
S.
Pietro
è
ubicata
al
primo
piano
del
Palazzo
dei
Normanni,
un
imponente
e
composito
palazzo
di
origine
araba
(sec.
IX),
ampliato
dai
Normanni
nel
XII
secolo
e
più
volte
rimaneggiato
sino
al
XVIII.
Originariamente,
la
cupola
visibile
era
dall'esterno
insieme
con
il
campanile,
mentre
ora
la
costruzione
è
inglobata
dal
Palazzo
Reale.
Cupola,
transetto
ed
absidi
sono
interamente
rivestiti
nella
parte
superiore
da
splendidi
mosaici
bizantini,
che
sono
tra
i
più
importanti
della
Sicilia.
Raffigurano
Cristo
Pantocratore
benedicente,
gli
evangelisti
e
scene
bibliche
varie.
I
più
antichi
sono
quelli
della
cupola,
che
risalgono
al
1143.
Il
soffitto
ligneo
della
navata
mediana
e
la
travatura
delle
altre
sono
intagliati
e
dipinti
in
stile
arabo.
Nelle
stelle
lignee
in
ogni
spicchio
ci
sono
animali,
danzatori
e
scene
di
vita
cortigiana
islamica.
Si
può
considerare
il
tempio
cristiano
emblema
dello
spirito
illuminista
dei
re
normanni.
Il
trionfo
artistico,
però,
appartiene
ai
mosaici
bizantini
che
rivestono
la
cappella.
Questi
rappresentano
"Storie
di
Santi,
del
Vangelo
e
della
Bibbia",
"Santi,
Profeti
ed
Arcangeli"
e
il
"Cristo
Pantocratore",
splendente
nell'abside
maggiore.
La
Cappella
Palatina
fu
consacrata
nel
1140
e
dedicata
ai
santi
Pietro
e
Paolo
da
Ruggero
II
di
Sicilia
(si
dice
palatina
una
chiesa
o
una
cappella
riservata
ad
un
regnante
e
alla
sua
famiglia.
Il termine latino
palatinus
deriva
infatti
da
palatium,
"palazzo
imperiale";
nel
medioevo
l'aggettivo
ha
preso
il
significato
di
“appartenente
al
palazzo
imperiale”).
Lo
splendido
edificio
palermitano
è
interamente
rivestito
di
un
tappeto
musivo,
che
è
più
libero
nella
concezione
dello
schema
iconografico
rispetto
ai
mosaici
della
chiesa
di
Santa
Maria
dell'Ammiraglio,
detta
anche
la
Martorana.
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CAPPELLA
PALATINA
Piazza
Indipendenza.
tel.
0917054879
Visite:
feriali
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