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I sapori di Sicilia
Informazioni sull'arte la cultura e il folklore siciliano

I Pupi Siciliani

Il pane siciliano
 
PANE A BIRRA

Di questo pane ve ne sono di due tipi: il torciglione o intrecciato, e il parigino, di forma lineare con tagli nella parte superiore. E' ricoperto di sesamo, come elemento decorativo, viene impiegato solo su pani bianchi. Un dolce a base di sesamo, detto "milloy", veniva preparato in Sicilia durante le tesmoforie in onore di Cerere.
La composizione dell'impasto per la panificazione è realizzata con: Farina di grano 00, acqua, lievito naturale, lievito di birra.
 
 

PANE FORTE

Si suppone che il nome di "pane forte" derivi dall'uso del grano duro, adottato intorno al '500, perchè ritenuto di meno valore e quindi utilizzato per una panificazione popolare.
Coi grani teneri nelle zone catanesi veniva fatto un pane detto "cucchia" a forma ovoidale con spacco centrale, quasi a simboleggiare la fertilità femmminile. Nel giarrese si dice ancora "nasciu na cucchia" per annunciare la nascita di una bambina
La composizione dell'impasto per la panificazione è oggi realizzata con: Farina tipo 0 o 00, acqua, sesamo, lievito, sale.

 
 
PAPALINA

Il nome ha precisi riferimenti ecclesiali per la ricchezza degli ingredienti. Nella Valle del Belice un pane simile, ma senza uova, prende il nome di "vastedda" o "cucciddatu di S. Giuseppe".
La composizione dell'impasto per la panificazione è realizzata con: Farina, uova, burro, semi di cumino, acqua, lievito naturale, lievito di birra, sale.
 
 
Pupi cu l'Ova
PUPI CU L'OVA

Durante le festività pasquali è tradizione siciliana quella di confezionare pani speciali contenenti delle uova intere. L'impasto di questo pane viene rotto in tanti pezzi cui si dà le più svariate forme: antropomorfe (pupi e pupe), zoomorfe (cavallucci, galline), fitomorfe (alberi e fiori) o oggetti di uso quotidiano come canestri, ceste e corone.
Queste forme incorporano al loro interno una o
due uova e vengono finemente intagliate, decorate e incise fino a diventare dei veri capolavori.
La composizione dell'impasto per la panificazione è realizzata con: Farina di grano tenero o duro, acqua, uova, lievito naturale, sale.
 
 
Vastyedda
VASTEDDA

Il termine "guastedda", deriva dall'antico francese gastel. Nelle varie province siciliane il termine vastedda assume diversi significati: Nell'ennese per identificare la pizza, nell'agrigentino o nel nisseno per indicare dei grossi pani e nel palermitano e nella Sicilia occidentale l apagnotta.
La vastedda è di solito è una pagnotta di 20/30 cm, dalla mollica gialla, spugnosa, morbida e fragrante e dalla crosta dal caldo colore brunito.
Nella Valle del Belice il nome "vastedda" indica anche un particolare formaggio e nel ragusano un pane rituale.
La composizione dell'impasto per la panificazione è realizzata con: Farina, acqua, lievito, sale, fiori di sambuco.
 
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