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15:38:55 - Giovedì, 15 Maggio
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Informazioni
sull'arte
la cultura
e il folklore
siciliano  |
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I pupi
(dal
latino
pupus,
i,
che
significa
bambinello)
sono
le
caratteristiche
marionette
armate
del
teatro
epico-popolare
che
operò
a
Napoli
e
a
Roma;
ma
soprattutto
verso
la
prima
metà
del'800
in
Sicilia. |
I
pupi
portano
in
scena
l'epica
dell'Iliade,
dalle
parabole
della
Bibbia
alla
Chanson
de
Roland,
ai
romanzi
dell'epopea
cavalleresca.
Orlando,
Rinaldo,
Carlo
Magno,
i
più
valorosi
paladini
delle
leggende
cavalleresche
sono
tra
i
grandi
protagonisti
dell'arte
siciliana. |
Si
ritiene
che
l'epopea
Carolingia,
arrivata
in
Sicilia
con
i
Normanni
nel
sec.
XII,
abbia
trovato
uno
straordinario
favore
dalla
gente
e
quindi
conservato
fin
ai
giorni
nostri
quelle
che
sono
le
loro
gesta. |
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Inizialmente
chi
ne
cantasse
le
storie
e
a
tramandarne
il
ricordo
erano
i
cantastorie;
ma
a
partire
dal
sec.
XIX
per
i
racconti
dell'epoca
cavalleresca
Franco
Normanna
vennero
utilizzati
i
pupi
rivestendoli
di
fogge
che
si
rifacevano
a
quelle
che
erano
le
iconografie
cinquecentesche.
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 I
paladini
mettono
a
confronto
la
civiltà
europea
e
quella
islamica,
di
cui
la
Sicilia
ne
fu
teatro,
e
per
questi
valori
i
paladini
lottano
e
muoino
rimanendo
così,
nella
cultura
popolare
siciliana,
tra
mito
e
storia
vera.
I
paladini
sono
quindi
una
espressione
di
quello
spirio
epico,
eroico
e
cavalleresco,
che
vanno
dalla
Chanson
de
geste medievale
ai
grandi
poemi
del
Boirado
e
dell'Ariosto,
a
tutta
una
tradizione
letteraria,
musicale,
figuratuva,
e
in
particolare
teatrale
popolare
che
segnava
lo
sviluppo
di
una
educazione
sentimentale
e
di
una
visione
etica
e
poetica
del
mondo. |
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