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Glossario informatico
 
 
CIFS
Common Internet File System
sistema di archiviazione file comune per Internet
Un protocollo per accedere in remoto a file condivisi molto più veloce della condivisione classica offerta dai sistemi operativi MS-DOS, Windows 3.x, Windows NT e OS/2, la cui disponibilità è allargata anche ad alcuni sistemi Unix. Viene sponsorizzato da Microsoft e SCO, ma è stato anche proposto come standard all'IETF (Internet Engineering Task Force). Consente l'apertura e la condivisione via Internet del medesimo file da parte di milioni di utenti contemporaneamente e garantisce il livello d'interattività richiesto in tale ambiente. Mediante questa tecnologia si eseguono operazioni affidabili di lettura e scrittura in remoto senza che l'utente debba prima scaricare in locale una copia del file, come invece accadeva in sua assenza. E' concepito per usare il protocollo TCP/IP su linee telefoniche a bassa velocità e costituisce un'evoluzione del protocollo SMB (Server Message Block) dal quale separa le convenzioni di denominazione dei file così da utilizzare qualsiasi convenzione si desideri, compreso l'impiego di un Domain Name Service per la risoluzione degli indirizzi. Nasce per complementare i protocolli classici già esistenti, come FTP (File Tranfer Protocol) e HTTP (HyperText Transfer Protocol). Consente anche la condivisione di stampanti remote. Nello scaricamento di un file di grandi dimensioni CIFS preleva e rende disponibile immediatamente la prima pagina così da far apparire che il trasferimento sia quasi istantaneo. Se invece usassimo FTP per lavorare con lo stesso documento, dovremmo prima scaricare il documento per intero prima di poterlo leggere. I benefici offerti sono i seguenti. Integrità e concorrenza degli accessi: diversi client accedono contemporaneamente allo stesso file per aggiornarlo senza il rischio d'incorrere in conflitti grazie a un particolare sistema di locking. E' previsto anche l'impiego dei meccanismi di read-ahead (trasferimento nella cache di una porzione di file maggiore rispetto a quella richiesta così che la prossima lettura possa avvenire direttamente dalla cache) e write-behind (scrittura differita su disco dei dati che sono stati depositati nella cache così che la stazione che ne ha richiesto la memorizzazione sia immediatamente libera di compiere altre operazioni senza attendere l'effettivo trasferimento del documento su disco). In tutte queste operazioni si garantisce l'integrità del file. Fault tolerance: in caso di caduta del server, il protocollo CIFS riapre automaticamente le connessioni e i file che erano aperti dai vari client prima dell'interruzione. Ottimizzazione sulle connessioni lente: il protocollo è stato ottimizzato per funzionare su linee telefoniche tradizionali così da offrire il massimo del beneficio a chi si collega a Internet via modem. Sicurezza: i server supportano sia il trasferimento di file con login anonimo sia l'accesso autenticato (nome e password) su file selezionati. E' possibile regolare le politiche di accesso per directory e per file singoli. Prestazioni e scalabilità: il protocollo CIFS si integra con il sistema operativo. Nomi di file poliglotta: i nomi dei file possono essere scritti anche con alfabeti diversi da quello americano o da quelli europei. Nomi globali: non è necessario montare sulla propria macchina il file system remoto (trasformando la risorsa remota in una sorta di unità disco locale) ma si accede direttamente ai file remoto per mezzo d'identificativi universali. Maggiori informazioni sono disponibili al sito http://www.cifs.com/.

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