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Glossario informatico
 
 
bitmap
mappa di bit
Immagini composte da una matrice di punti neri oppure di diverso colore, detta anche mappa di pixel, che possono essere visualizzate sullo schermo oppure stampate su carta o altro supporto. Ciascun punto viene definito autonomamente rispetto agli altri e viene disposto in una sequenza di righe e di colonne. Viene anche definito formato raster, nome che in inglese indica l'insieme di linee orizzonali che la televisione traccia sullo schermo, punto dopo punto, al fine di riprodurre l'immagine. Il formato bitmap è idoneo per le fotografie e per tutte le immagini composte da forme non regolari. Viene rimpiazzato dal formato vettoriale nel disegno tecnico e architettonico, dovunque si debbano tracciare figure geometriche regolari o forme comunque complesse riconducibili a un insieme di triangoli e poligoni. Il vettore identifica il punto di partenza e di fine di una retta, la sua direzione, il suo spessore e il suo colore, ma non definisce ciascun punto della retta che viene costruito invece dal pro gramma al momento della sua visualizzazione. A ciascun punto può essere associato un solo bit, il che ci fornisce un'immagine in bianco e nero, oppure 8 bit, nel qual caso abbiamo 256 colori o 256 tonalità di grigio, 16 bit, che ci porta a 65.636 colori, 24 bit per 16 milioni di colori (resa fotografica) e 32 bit (miliardi di colori per una resa fotografica di altissima qualità). Maggiore è il numero di bit assegnati a ciascun punto, maggiori saranno le dimensioni del file che contiene l'immagine. Tutte le immagini stampate su una rivista o visualizzate in televisione devono essere in formato bit map. Le immagini create da un programma di progettazione e di disegno tecnico sono quasi sempre vettoriali. Le immagini prodotte dai giochi sono in parte bitmap (gli sfondi e alcune superfici degli oggetti) e in parte vettoriali (gli oggetti che si muovono e che cambiano nello spazio).

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