| Una tecnologia per fabbricare display di tipo compatto a segmenti, a caratteri 
        oppure a matrice di punti (grafica di tipo semplificato). Sono caratterizzati 
        da una bassa tensione di funzionamento, brillantezza, nitidezza, contrasto, 
        purezza del colore (quando i caratteri i punti o i segmenti che li compongono 
        hanno colori diversi) e angolo di visione superiori rispetto a quelli 
        di un display LCD, e minori costi di produzione. Posso essere utilizzati 
        su bilance elettroniche, tassametri, registratori di cassa, sistemi di 
        misura e altre apparecchiature, oppure su sistemi semplificati di videoscrittura. 
        Un VFD è costruito concettualmente in modo simile alle valvole degli apparecchi 
        elettronici di una volta oppure come un moderno schermo televisivo a tubo 
        catodico: c'è un polo positivo e un polo negativo contrapposti e separati 
        dal vuoto, in mezzo a questi c'è un terzo elettrodo a forma di griglia 
        che regola il passaggio degli elettroni. Il polo negativo (catodo) è composto 
        da uno o più filamenti che emettono elettroni per effetto del riscaldamento. 
        La temperatura non è tale da far diventare il filamento incandescente, 
        perciò il catodo rimane invisibile, tuttavia è sufficiente per liberare 
        elettroni in quantità. Questi ultimi vengono attratti dalla griglia che, 
        essendo forata, ne riesce a intercettare sono una piccola parte e accelera 
        i rimanenti, facendoli proseguire in direzione del polo positivo il quale 
        è invece composto di singole celle (pixel) depositate su un substrato 
        di vetro assieme a materiale fluorescente. Quando l'elettrone colpisce 
        il polo positivo, l'elemento fluorescente emette luce che attraversa il 
        vetro e diventa visibile allo spettatore all'altro estremo. Avendo suddiviso 
        il polo positivo in tanti singoli elementi diventa possibile accendere 
        in modo selettivo i singoli punti o segmenti. Per interrompere questa 
        illuminazione basta portare la griglia a una tensione negativa che esercita 
        repulsione sugli elettroni liberi in prossimità del catodo e impedisce 
        loro di proseguire verso l'anodo (il polo positivo). Questi display non 
        sono ancora adatti per l'impiego su notebook, e probabilmente mai lo saranno, 
        tuttavia li troveremo in altri apparecchi informatici portatili vista 
        la facilità con cui li si può leggere anche sotto la luce del sole. 
 
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