La dorsale in fibra ottica e tecnologia ATM (Asynchronous Transfer Mode)
che costituisce l'ossatura primaria di Internet negli Stati Uniti. Convoglia
traffico alla velocità di 155 Mbps e viene gestita da MCI. E' entrata
in funzione nell'aprile del 1995 in sostituzione di NSFnet e costituisce
una prima versione della NREN (National Research and Education Network)
cioè la prima fase della cosiddetta autostrada elettronica. Entro il 2000
dovrà realizzare connessioni 2,2 Gbit per secondo. Il suo sito Web di
riferimento è http://www.vbns.net. Nel maggio del 1993 lo staff tecnico
della National Science Foundation ipotizzò una trasformazione nell'architettura
di NFSnet che avrebbe dovuto portare alla costruzione di una dorsale ad
altissima velocità vBNS (very high-speed Backbone Network Service) e diversi
NAP (Network Access Point) per consentire alle singole reti regionali
di collegarsi alla dorsale servendosi e al tempo stesso di scambiare traffico
tra loro. I NAP e la vBNS avrebbero continuato a ricevere sovvenzioni
governative rispettivamente per quattro e cinque anni, mentre le reti
regionali si sarebbero trasformate da RSP (Regional Service Provider)
in NSP (Network Service Provider) fornendo i propri servizi a pagamento
e ricevendo sovvenzioni pubbliche quadriennali solo se si fossero agganciate
ad almeno tre NAP. In questo modo veniva garantita la connessione a Internet
per tutte le università statunitensi e al tempo stesso si favoriva un'evoluzione
commerciale dell'infrastruttura esterna alla dorsale così da svincolarla
entro quattro anni dai finanziamenti governativi. Un'altra componente
chiave dell'architettura era la creazione di un Routing Arbiter (RA) per
gestire tabelle e database d'instradamento globali a beneficio delle varie
reti periferiche. La dorsale vBNS è entrata in funzione nell'aprile del
1995 e collega i cinque centri di supercalcolo statunitensi con linee
ottiche a 155 Mbps gestite da MCI (tutti quelli già connessi da NSFnet
nel 1986 con la sola eccezione del John von Neumann Supercomputer Center).
L'accesso alla vBNS è consentito solo a quelle organizzazioni che devono
eseguire applicazioni ad altissima velocità come il calcolo scientifico
e la visualizzazione d'immagini in movimento. La gestione del Routing
Arbiter è stata invece affidata a Merit Network con uno stanziamento quinquennale
iniziato nel luglio del 1994. I NAP regionali sono gestiti da Pacific
Bell a San Francisco ( http://www.pacbell.com), Ameritech Advanced Data
Services (AADS) a Chicago (http://www.ameritech.com), Sprint nel New Jersey,
vicino a New York ( http://www.sprint.com) e Metropolitan Fiber Systems
(mfs) nella cittadina di Vienna in Virginia, nei pressi della capitale
Washington ( http://www.mfsdatanet.com). La nuova vBNS costituisce la
prima realizzazione della NREN (National Research and Education Network)
che costituisce a sua volta il primo tassello della Electronic Information
Infrastructure (infrastruttura informativa elettronica) che il presidente
Bill Clinton ha definito in una legge del 1991 chiamata High Performance
Computing Act. Le singole università usano i provider regionali per arrivare
alla dorsale e ai NAP, in questo modo sono autonome nella scelta del servizio
e del tipo di supporto che ricevono, e al tempo stesso viene garantito
loro l'accesso privilegiato alle risorse della vBNS qualora le rispettive
applicazioni lo richiedano. Entro il 2000 la vBNS dovrà raggiungere velocità
di 2,2 Gbit per secondo così da costituire una piattaforma di prova per
la diffusione su Internet di servizi a larga banda (televisione interattiva,
film su richiesta, suono di qualità e altro). Dovrà anche valutare la
bontà d'interazione tra sistemi informativi e rete ATM. Nel frattempo
MCI sta anche gestendo una rete sperimentale ATM da 622,8 Mbps che unisce
i poli di Reston (Virginia), Dallas e Pittsburgh, anch'essa costruita
in collegamento con NSF. Infatti il programma governativo che NSF segue
per la creazione di questa nuova infrastruttura dedicata alla ricerca
prevede la creazione di una dorsale vBNS che arrivi a 2,5 Gbps (2,5 milioni
di bit per secondo) vale a dire una velocità trasmissiva sufficiente a
trasmettere l'intero contenuto di due biblioteche ogni secondo. Il programma
si chiama HPCC (High Performance Computing and Communications) e viene
coordinato dal NLANR (National Laboratory for Applied Network Research)
che riunisce tutti i cinque centri di supercalcolo amercani. Sono stati
i tecnici del NLANR a curare tra il marzo e l'aprile del 1995 la posa
della fibra ottica sia della tratta principale della vBNS sia della tratta
secondaria di test e, successivamente, a realizzare il collaudo e le prove
di rendimento della rete. Il Pittsburgh Supercomputing Center ha provato
a collegare il proprio anello FDDI interno ai corrispondenti anelli del
San Diego Supercomputer Center e del National Center for Atmospheric Research
usando la vBNS come intermediario e dimostrando che era possibile arrivare
alla piena velocità di 100 Mbps su rete geografica. La struttura logica
della dorsale vBNS gestita da MCI con linee in fibra ottica e protocollo
ATM.
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