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Glossario informatico
 
 
NII
National Information Infrastructure
infrastruttura informatica nazionale
Nome di un progetto lanciato nel settembre 1993 dal presidente Bill Clinton per creare, entro il prossimo secolo, un'infrastruttura informatica che metta a disposizione di tutti i cittadini americani una grande varietà d'informazioni, accessibile in modo semplice ed economico. I sei obiettivi primari della NII sono: servire tutti gli americani, promuovere il principio della libera impresa, proteggere i diritti degli utenti e degli imprenditori, promuovere l'interoperabilità tra i sistemi e l'impiego di standard aperti, fornire servizi di alta qualità e potenzialità, creare un mercato delle informazioni. La NII si divide in tre componenti: l'infrastruttura fisica, i servizi portanti (enabling services) e le applicazioni. Internet può essere considerata una forma embrionale della NII: è disponibile a un gran numero di persone ciascuna delle quali può condividerne le risorse. Quel che, però, ancora le manca è la facilità d'impiego, l'ubiquità, l'integrità, la garanzia di varie classi di servizio, la protezione della privacy, la precisa misurazione dei consumi e la conseguente bollettazione, l'individuazione e l'estromissione di frodi e abusi, l'impiego dell'audio e del video, la disponibilità di seri servizi finanziari. La NII non sostituirà tuttavia Internet, bensì la trasformerà in qualcosa di molto più sofisticato rispetto al presente. Nel settembre del 1993, il presidente statunitense Bill Clinton proponeva alla National Telecommunication and Information Administration la sua visione per un progetto che nel Ventunesimo secolo avrebbe dovuto mettere a disposizione del cittadino americano quante più informazioni possibili a costi accessibili a chiunque, sfruttando un concetto nuovo creato per l'occasione, quello di National Information Infrastructure, subito ribattezzato information superhighway ovvero autostrada elettronica. Per il progetto veniva richiesta la collaborazione degli enti governativi, del mondo accademico e dell'industria, specialmente quella informatica. L'iniziativa ha naturalmente contribuito allo sviluppo di Internet e del World Wide Web, ma pone anche le basi per andare oltre la realtà odierna.Il primo requisito per la costruzione di questa struttura d'informazione globale è che sia accessibile a chiunque, vale a dire che sia abbastanza facile da utilizzare e che i mezzi di accesso debbano essere economici. AT&T negli Stati Uniti ha compiuto un passo da gigante in questa direzione offrendo per un certo periodo a tutti i propri abbonati telefonici l'accesso gratuito a Internet. I fornitori d'informazione, i fornitori di accesso e i produttori di tecnologia devono poter competere secondo le regole del libero mercato. Di conseguenza, anche se una parte determinante dell'infrastruttura è composta dalle linee telefoniche di trasmissione dati su lunghe distanze, va evitato fin dall'inizio qualsiasi regime di monopolio. A differenza di quanto avviene oggi, che gran parte dei contenuti sono gratuiti e spontanei e perciò non vengono in alcun modo protetti, la futura autostrada digitale dovrà tutelare i contributi dei singoli, permettendo che acquistino e mantengano valore, pur rimanendo accessibili (magari a pagamento) a chiunque lo desideri. È chiaro che, nel tempo, l'evoluzione del World Wide Web sarà verso la fornitura di servizi professionali che dovranno trovare un modo per finanziarsi, sia nella forma di abbonamenti a carico del fruitore, oppure mediante la presenza di messaggi pubblicitari (come avviene per le trasmissioni televisive). Un aspetto importante sarà anche quello di proteggere i singoli dalle intrusioni nella loro privacy e dal bombardamento di offerte commerciali, molto più semplici da distribuire indiscriminatamente per via elettronica che non via posta (non bisogna nemmeno pagare il francobollo visto che provvede Internet a recapitarle). L'unica vera soluzione in questo senso è di consentire l'accesso anonimo ad alcuni tipi di servizi. Nascerà una sorta di polizia del cyberspazio che dovrà vigilare sulla veridicità degli annunci pubblicitari, prevenire o eliminare l'uso fraudolento della Rete e fare in modo che tanto i singoli quanto i fornitori di servizi siano direttamente responsabili per il modo con cui interagiscono con l'autostrada elettronica. In termini di compatibilità bisognerà consentire l'uso delle apparecchiature più varie, garantendo per ciascuna la compatibilità con un numero ristretto di protocolli standard. L'autostrada nel suo complesso dovrà comporsi dell'unione perfetta tra reti pubbliche e private. Come avviene in ambito telefonico e nella trasmissione di dati, la tariffazione dovrà essere proporzionale alla qualità di servizio fornito, vale a dire al livello relativo di velocità, di affidabilità e di sicurezza. La continuità di servizio dovrà in ogni caso essere garantita anche in caso di sovraccarico di traffico, disastri naturali, atti di sabotaggio e guasti accidentali delle apparecchiature. Inoltre l'utente dovrà poter utilizzare queste risorse quando si sposta da una località all'altra. Al fine di consentire il pieno uso delle informazioni, la nii dovrà informare costantemente l'utenza di tutti i servizi disponibili al proprio interno e di tutti i siti di consultazione raggiungibili. Il progetto della nii prevede quattro attori primari: l'utente, cioè il fruitore del servizio, gli information service provider che offrono via rete le informazioni o le merci a cui l'utente è interessato, i network service provider che si occupano dei collegamenti, i produttori di hardware e software che offrono gli strumenti per collegarsi alla rete. A sua volta la nii si divide in tre componenti: l'infrastruttura fisica, i servizi portanti (enabling services) e le applicazioni. L'infrastruttura fisica è la rete con le sue interfacce e tutte le apparecchiature che servono allo smistamento dei pacchetti e alla sua manutenzione. I servizi portanti sono invece quelle peculiarità che rendono vantaggioso realizzare un'applicazione di rete in alternativa ai pacchetti tradizionali che già oggi conosciamo. Tra questi servizi portanti abbiamo l'esecuzione distribuita di funzioni elaborative (diversi computer collegati tra loro come se fossero un tutt'uno), l'archiviazione e il recupero d'informazioni, il lavoro cooperativo, la creazione di interfacce utente facilitate, la consulenza finanziaria, le utility di supporto all'uso del sistema. Su questa piattaforma di base verranno poi sviluppate applicazioni specifiche. Seguendo questo filone, la Comunità Europea ha definito otto obiettivi primari che tutti gli Stati membri s'impegnano a rispettare. Il primo consiste nel cancellare il monopolio sull'infrastruttura di comunicazione rendendola liberamente accessibile a fornitori pubblici e privati entro la fine del 1997 (per alcune nazioni europee questo termine sarà in realtà il 2002, ma l'Italia deve allinearsi entro l'anno prossimo). Il secondo obiettivo consiste nella creazione di dorsali europee attingendo da contri buti forniti dai singoli Stati membri. Gli altri obiettivi sono di condurre attività di ricerca, favorire lo sviluppo di un'industria dedicata alla generazione di contenuti educando i cittadini nell'uso di queste nuove risorse, aprire mercati internazionali favorendo la cooperazione con il resto del mondo, esaminare gli aspetti sociali di questa rivoluzione dell'informazione.


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