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infrarosso
Una varietà di luce non visibile all'occhio umano, collocata al di sotto del rosso che è il primo tra i colori dello spettro visibile. Il rosso ha la lunghezza d'onda maggiore tra quelle dei vari colori visibili, cioè 700 nanometri, miliardesimi di metro. Gli infrarossi iniziano appena al di sotto di questo confine, diciamo intorno ai 750 nanometri, e arrivano fino a 1 millimetro, cioè 1 milione di nanometri. Durante il secolo scorso, l'astronomo inglese William Herschel scoprì l'esistenza di un'energia radiante collocata al di sotto della luce visibile, vicino alla zona del rosso. La scoperta avvenne durante un esperimento che serviva a determinare il potere riscaldante della luce del sole. Servendosi di un prima trasparente, Herschel scompose la luce solare nei singoli colori dell'iride e misurò la temperatura di ciascuno per mezzo di un termometro. L'emanazione di calore iniziava già nella fascia del violetto e aumentava nel blu, nel verde, nel giallo e nell'arancione fino a raggiungere il suo massimo nel rosso, ma Herschel scoprì che il calore permaneva anche al di sotto del rosso, dove non c'era nessuna luce visibile. Anzi, continuava ad aumentare a mano a mano che ci si allontanava dal rosso. In seguito si scoprì che tutti i corpi che hanno una temperatura superiore allo zero assoluto (0 gradi Kelvin, ossia -273 gradi centigradi) emettono una certa quantità di radiazione elettromagnetica nel campo dell'infrarosso. Al crescere della temperatura aumenta anche la quantità di emissione a tutte le lunghezze d'onda, perciò quando si arriva all'altissima temperatura raggiunta dal filamento di una lampadina oppure da un metallo arroventato, l'emissione diventa visibile. La superficie del sole si trova a 5.900 gradi Kelvin e, per convenzione generale, si definisce luce diurna o solare quella luce che viene prodotta da un corpo riscaldato a 5.500 gradi oppure qualsiasi altra luce di caratteristiche equivalenti. Tutte le pellicole fotografiche per uso esterno sono tarate su questa temperatura e lo stesso vale per i flash. Non c'è bisogno di surriscaldare per ottenere raggi infrarossi. Anche gli oggetti a temperatura ambiente emanano un qualche tipo di radiazione infrarossa, utilizzabile per "vederli" nel buio. La gamma dei raggi infrarossi è molto ampia e parte dal confine inferiore della luce visibile per arrivare fino alle onde radio. Per praticità questa grande gamma è stata ulteriormente suddivisa in gruppi, usando come criterio la lunghezza d'onda (cioè la distanza tra il picco di due onde consecutive). I confini di queste suddivisioni cambiano a seconda di chi è il classificatore. Per il fisico, che codifica il fenomeno in modo sistematico, esistono quattro bande. La prima si chiama infrarosso vicino e va da 750 a 1.500 nanometri, ossia miliardesimi di millimetro; contiene la fotografia a infrarosso che copre una parte del rosso visibile per arrivare fino a 1.350 nanometri e contiene l'infrarosso prodotto dal sole. La seconda si chiama infrarosso medio e va da 1.500 a 6.000 nanometri (cioè da 1,5 a 6 micron); comprende l'emissione prodotta da tutti gli oggetti molto caldi, ma non incandescenti, come un ferro da stiro o qualsiasi altro oggetto con temperature attorno ai 400 gradi centigradi. La terza fascia si chiama infrarosso lontano e va da 6 a 40 micron; contiene l'acqua bollente e il vapore con temperatura inferiore ai 200 gradi centigradi, più qualsiasi altro corpo a temperatura ambiente. La quarta banda si chiama infrarosso estremo e va da 40 micron a 1 millimetro, dove iniziano le microonde. Per le applicazioni militari e industriali dell'infrarosso si definiscono invece altre tre zone, che tengono conto della facilità con cui la radiazione infrarossa può essere percepita nell'atmosfera. Accade infatti che alcune lunghezze d'onda siano quasi completamente assorbite dall'aria ed esistano perciò tre gamme ben distinte in cui la radiazione è visibile attraverso sensori elettronici e ottici. La prima gamma si chiama SWIR (Short Wavelenght InfraRed) e contiene le emissioni da 1 a 3 micron, le più facili da vedere e presenti anche all'interno dell'illuminazione solare. La seconda gamma si chiama MWIR (Medium Wavelenght InfraRed) e va da 3,3 a 5 micron; viene trasmessa quasi al 100% nell'atmosfera con il vantaggio di avere molto meno rumore di fondo, visto che le emissioni dirette dal sole in questo campo sono deboli. La terza gamma si chiama LWIR (Long Wavelenght InfraRed) e va dagli 8 ai 14 micron, con una quasi totale trasmissibilità nella sotto-fascia che va da 9 a 12 micron. Offre visibilità eccellente per gran parte degli oggetti presenti sulla superficie terrestre.

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