Si tratta di un nuovo standard per Ethernet a cui l'IEEE sta lavorando
e che vedrà probabilmente la luce entro la fine del 1998. Il suo nome
"in codice" è 802.3z, ma lo si conosce comunemente con il nome di Gigabit
Ethernet. Nasce per trasmettere 1 Gigabit per secondo in modalità half
e full duplex su una rete che abbia caratteristiche analoghe dell'odierna
Ethernet e che possa funzionare su doppino ritorto non schermato di categoria
5 e su doppino ritorto schermato (STP) coprendo distanze che vadano da
un minimo di 25 metri fino a un massimo sperato di 100 metri. Oppure che
utilizzi fibra ottica multimodale per arrivare a 500 metri e fibra ottica
monomodale per arrivare a 2 km. La distanza raggiungibile su doppino dipenderà
dal tipo di cavo impiegato e dal sistema trasmissivo che si adotterà.
Tanto per cominciare si useranno come minimo quattro coppie di doppino
(otto fili) come avviene nell'Ethernet 100Base-T4. In tali condizioni,
e adoperando UTP di categoria 5, già esiste una tecnologia proposta da
PMC-Sierra per arrivare a 50 metri usando un sistema trasmissivo molto
simile a quello adoperato sulle odierne linee ISDN. Portando le coppie
a 8, cioè sedici fili ricavati dalla combinazione di due cavi da otto
fili ciascuno, la distanza che si raggiunge con l'UTP è di 100 metri.
Il consiglio perciò, a chi sta cablando oggi, è quello di posare cavi
in eccesso (per lo meno il doppio di quelli necessari), tanto non costano
molto e torneranno senz'altro utili. Le prime versioni saranno su fibra
e verranno utilizzate nei grandi impianti per collegare tra loro switch,
server, hub e altre apparecchiature di rete. In questo ambito si userà
una tecnologia di trasmissione simile a quella sviluppata per il Fiber
Channel: un sistema in uso nei mainframe per costruire linee seriali ad
altissima velocità verso le periferiche esterne e capace di trasmettere
fino a 1,063 Gbps offrendo una capacità trasmissiva reale per l'utente
di 850 Mbps. Ci si aspetta che le attuali tecnologie usate per il Fiber
Channel possano essere migliorate portando la velocità a 1,250 Gbps, garantendo
all'utente 1 Gbps reale. Il costo previsto per questo genere di connessioni
dovrebbe essere doppio o triplo rispetto alle attuali connessioni Fast
Ethernet su fibra. L'obiettivo è comunque quello di mantenersi al di sotto
del costo di un equivalente impianto ATM, così da risultare competitivi.
Non esistono prospettive a breve scadenza per un mercato di schede Gigabit
anche per le singole stazioni di lavoro, ma questa opportunità non viene
accantonata dai produttori impegnati nel progetto. L'idea è quella di
ripercorrere l'esperienza Fast Ethernet e di offrire un'ulteriore possibilità
per allungare la vita e l'efficienza delle odierne reti Ethernet senza
cambiar tecnologia e senza perdere l'esperienza già acquisita. Nel mondo
esistono 70 milioni di nodi Ethernet perciò il mercato potenziale è considerevole.
In termini pratici, se mantenessimo intatte le regole di accesso che governano
le reti Ethernet tradizionali, il diametro massimo di una rete Gigabit
sarebbe di 38 metri. Per aggirare questo limite e al tempo stesso non
provocare collisioni a tutto spiano, l'IEEE ha già deciso che, di norma,
Gigabit Ethernet userà ovunque un percorso full duplex, usando fili separati
per la ricezione e per la trasmissione. Inoltre i ripetitori verranno
soppressi e in una rete Gigabit Ethernet potranno esistere solamente switch.
L'unica eccezione sarà l'impiego di speciali ripetitori dotati di una
piccola porzione di memoria, da usare sulle tratte half duplex, che comunque
ammesse. Questo accorgimento porterà il diametro della rete (cioè l'ampiezza
del dominio di collisione) a un valore compreso tra i 50 e 200 metri (ancora
da decidere). Il suo impiego sarà soprattutto quello di accorpare su una
sola linea il flusso cumulato di diversi segmenti a 100 Mbps. Il problema
è che oggi sono ancora ben pochi, e molto costosi, i server capaci di
reggere un flusso di questo tipo. Il collo di bottiglia rimane ancora
quello di accesso ai dischi e quindi potenziare il canale verso la rete
porterebbe ben pochi benefici. Gigabit Ethernet è un'evoluzione interessante,
quindi, ma solo per chi dispone di reti complesse che fanno giù ampio
uso di segmenti a 100 Mbps e di switch e che hanno bisogno di potenziare
le dorsali al fine di reggere il passo con il decollo del traffico provocato
dai personal di nuova generazione.