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Glossario informatico
 
 

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ZAK
Zero Administration Kit (kit per azzerare le necessità amministrative)
 
E' un insieme di strumenti e di metodologie sviluppati da Microsoft per i responsabili dei sistemi informativi e per i gestori di rete allo scopo di semplificare la gestione delle workstation Windows 95 - 98 e Windows NT. Con ZAK si può impedire agli utenti di accedere a elementi critici tra cui file e applicazioni. Il kit comprende una serie di Wizard (automatismi software) che regolano via rete le prerogative di accesso dell'utente alle risorse residenti sulla sua macchina locale e su un eventuale server.
ZAW
Zero Administration initiative for Windows (iniziativa per l'amministrazione azzerata delle macchine Windows)
 
Un'iniziativa intrapresa da Microsoft nel 1997 per ridurre al minimo il costo di gestione dei personal computer dotati di sistema operativo Windows. Si basa innanzitutto sul rilascio di un kit di software gratuito ( Zero Administration Kit) che impedisce ai singoli utenti di modificare inavvertitamente la configurazione delle proprie applicazioni, di caricare nuovo software o di cancellare file del sistema operativo e che viene utilizzato dagli amministratori del parco macchine aziendale per definire centralmente profili di configurazione e regole di funzionamento per i singoli applicativi, da poi distribuire via rete.
Z-buffer
Una regione di memoria che contiene informazioni sulla profondità dei pixel rappresentati a video, ossia la distanza a cui il pixel sembra trovarsi dall'occhio dell'osservatore in un effetto di prospettiva.
Z-buffering rimozione delle linee nascoste
 
In una scheda grafica, la funzione di rimozione automatica delle linee e delle superfici nascoste. Quando si attiva lo Z-buffering, ogni pixel acquista oltre al valore di colore anche un valore di profondità. Ogni volta che il programma richiede un ridisegno dello schermo, si verifica la profondità del pixel (Z-value) e si aggiorna solo quello, tra i numerosi pixel che possono essere sovrapposti, che risulta sul livello più esterno. E' un processo che permette di stabilire in ogni momento quali sono gli oggetti in primo piano e di rimuovere dalla scena le linee nascoste. Si rivela particolarmente utile in presenza di oggetti 3D che s'intersecano nello spazio. Per realizzare questa tecnica, è necessario disporre di una quantità di memoria supplementare dove conservare le informazioni sulla posizione di ogni punto di ciascun oggetto lungo l'asse Z del sistema di riferimento utilizzato. Questa tecnica può essere realizzata via hardware o via software: nel primo caso offre prestazioni molto migliori, ma richiede l'occupazione di una parte della memoria destinata a contenere le texture (vedi palletized texture); nel secondo caso utilizza la memoria di sistema, ma a scapito delle prestazioni. La soluzione ideale è rappresentata dagli acceleratori 3D che dispongono dello Z-buffering hardware opzionale, attivabile cioè solo sugli oggetti desiderati, che permette di limitare la quantità di memoria video utilizzata.
zero assoluto
La temperatura di 273 sotto zero. La temperatura a cui cessa qualsiasi attività atomica. Non è raggiungibile in fisica, ma è ipotizzata a -273,15 gradi centigradi, equivalenti a 0 gradi Kelvin, la particolare scala che differisce dai gradi centigradi per il solo fatto che il suo 0 parte appunto dallo zero assoluto e non dalla temperatura di solidifcazione dell'acqua. Di conguenza, secondo la scala Kelvin, l'acqua gela a 273 gradi. E' possibile avvicinarsi allo zero assoluto e in tali condizioni si ottengono fenomeni di superconduttività: l'attività atomica nei metalli diminuisce a tal punto da non interferire più con il passaggio della corrente che continua a fluire per tempi lunghissimi dopo un singolo impulso iniziale senza il bisogno di ulteriori impulsi, come invece avviene a temperature normali.
zero insertion force forza d'inserimento nulla
 
Dicitura che identifica una serie di zoccoli in plastica per montare il processore sulla scheda madre senza dover esercitare nessuna forza o pressione durante l'inserimento o la rimozione dei contatti. Lo zoccolo è invariabilmente dotato di una leva laterale che, quando sollevata, allarga la spaziatura dei contatti permettendo la facile introduzione o rimozione del chip. Una volta che il chip è inserito, basta abbassare la leva per bloccarlo in posizione e creare un sicuro contatto tra i suoi piedini e i ricettacoli conduttivi dello zoccolo. Ha trovato il suo massimo sviluppo con il processore Pentium, il cui elevato numero di piedini richiedeva l'impiego di un sistema pratico e sicuro per facilitare il montaggio. Fanno parte di questa famiglia il Socket 4 (usato per il 486), il Socket 5 e il Socket 7 (usati per i Pentium e i Pentium MMX), il Socket 8 (usato per il Pentium Pro). Prima dell'arrivo di questo genere di zoccoli, si usava il tipo low insertion force.
ZIF Zero Insertion Force (forza d'inserimento nulla)
  Vedi zero insertion force
zinco-aria
Una nuova tecnologia per la costruzione di accumulatori con un'autonomia anche tripla rispetto alle tradizionali batterie al nichel-cadmio a parità di dimensioni. L'anodo di zinco e il catodo di carbone leggero sono separati da uno strato di aria all'interno del quale si verifica una reazione grazie alla presenza di un elettrolita con cui l'aria viene in contatto. In fase di carica o scarica la batteria inala ed esala ossigeno attraverso i fori di aerazione di cui è dotata.
zone zona
 
L'insieme di domini e sotto-domini assegnati per giurisdizione a un particolare ente o società. Il Domain Name System prevede la presenza sulla rete di server che forniscano informazioni sul dominio a cui la macchina appartiene e che indichino l'indirizzo IP corrispondente a una macchina di cui si conosce solo il nome mnemonico (ad esempio www.yahoo.com). L'insieme di domini e sotto-domini assegnati per giurisdizione a un particolare ente o società prende il nome di zona. Esiste un referente primario per la zona, chiamato primary name server, e diversi referenti secondari, chiamati appunto secondary name server. Il primario contiene tutte le informazioni che vengono definite dall'amministratore, i secondari sono invece semplicemente copie del primario da cui ricevono aggiornamenti periodici (zone transfer) e che servono per ripartire il carico delle richieste e servire in maniera più diretta le macchine delle rispettive sotto-zone.
zone transfer trasferimento di zona
 
Il traferimento delle informazioni disponibili presso un server DNS primario a tutti i server secondari che appartengono alla sua zona. Il Domain Name System prevede la presenza sulla rete di server che forniscano informazioni sul dominio a cui la macchina appartiene e che indichino l'indirizzo IP corrispondente a una macchina di cui si conosce solo il nome mnemonico (ad esempio www.yahoo.com). L'insieme di domini e sotto-domini assegnati per giurisdizione a un particolare ente o società prende il nome di zona. Esiste un referente primario per la zona, chiamato primary name server e diversi referenti secondari, chiamati appunto secondary name server. Il primario contiene tutte le informazioni che vengono definite dall'amministratore, i secondari sono invece semplicemente copie del primario da cui ricevono aggiornamenti periodici (zone transfer) e che servono per ripartire il carico delle richieste e servire in maniera più diretta le macchine delle rispettive sotto-zone.
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