server |
servente |
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La macchina che su una rete fornisce servizi alle altre. Esistono diversi
tipi di server, ciascuno con funzioni specializzare. I file server condividono
i propri dischi premettendo ai diversi client di registrarvi informazioni
che, trovandosi in un solo punto centrale, diventano quindi accessibili
da diverse persone contemporaneamente. Gli application server eseguono
attività di elaborazione per conto dei client, sfruttando la propria capacità
di calcolo a beneficio delle altre macchine presenti sulla rete. I mail
server sono macchine centrali, accessibile con un indirizzo definito,
che contengono le caselle postali di una serie di utenti i quali vi si
collegano periodicamente in rete per consultarne il contenuto. I printer
server sono macchine che condivide in rete una serie di stampanti. I web
server sono macchine a cui diverse persone accedono per consultare via
Web pagine d'informazioni. I fax server offrono alle altre macchine della
rete la possibilità di spedire e ricevere fax in modo centralizzato, utilizzando
risorse condivise. E così via. Vedi anche client . |
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service |
L'azienda che produce un prodotto finito a partire da un nostro semilavorato.
Questo potrebbe essere la stampa di una pellicola tipografica oppure di
una fotografia a partire da un file elettronico, oppure la conversione
di una fotografia in un file elettronico, e via dicendo. |
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Sesquinet |
Una delle reti regionali (Regional Network Provider) che componevano Internet
negli Stati Uniti al tempo di NFSnet. Serve le università, i laboratori
di ricerca e diverse società del Texas. Ha sede a Houston e viene gestita
dalla Rice University. Offre accesso a Internet per tutto lo stato del
Texas con nodi di appoggio a Dallas, Austin, San Antonio e Waco e si collega
alla dorsale nazionale gestita da MCI attraverso una linea da 25 Mbps.
L'indirizzo del suo server Web è http://www.sequi.net. Il suo indirizzo
di posta elettronica è info@sequi.net. E' membro di FARNET (Federation
of American Research NETworks). |
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sessione |
Ogni volta che si scrivono dati su un CD il laser incide una serie di
fossette sullo strato riflettente del disco (una per ciascun bit) distribuite
lungo una linea a spirale. Questa linea si chiama traccia e l'unione di
diverse tracce registrate tutte di seguito con una sola operazione prende
il nome di sessione. In alcuni casi la sessione occupa l'intero CD, come
nel caso dei CD musicali che vengono quindi definiti monosessione. In
altri casi è possibile averne varie di dimensioni diverse, e quindi si
parlerà di CD multisessione. La sessione è l'entità logica minima che
può essere riconosciuta da un lettore di CD-ROM. |
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SET |
Secure Electronic Transaction (protocollo per transazioni elettroniche sicure) |
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Un nuovo protocollo per rendere sicure le transazioni elettoniche online che riunisce i protocolli sviluppati separatamente a suo tempo da VISA e Mastercard. |
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set-associative
cache |
cache con mappatura associativa a blocchi |
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Una tecnica di caching dove ogni blocco della memoria centrale del computer
viene assegnato a una delle particolari aree in cui la cache è suddivisa.
È una via di mezzo tra una cache pienamente associativa (fully associative)
e una cache a mappatura diretta (direct mapping). |
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settore |
Ogni traccia del disco fisso viene divisa in settori, che costituiscono la più piccola unità logica accessibile sul disco. Nel DOS ogni settore è costituito da 512 byte. |
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SFD |
Start Frame Delimiter (delimitatore d'inizio trama) |
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Un byte che contiene la sequenza 10101011 e che segue immediatamente il preambolo a indicare l'inizio della trama Ethernet vera e propria. |
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SGML |
Standard Generalized Markup Language (linguaggio di codifica standard e generalizzato) |
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Un linguaggio di codifica che usa normale testo per descrivere il contenuto
e la struttura del documento digitale con la possibilità di creare collegamenti
ipertestuali. L'SGML è stato adottato come standard internazionale dall'ISO
(International Organization for Standardization) nel 1986 ed è il risultato
di oltre dieci anni di lavoro da parte di un comitato internazionale di
standardizzazione. Per visualizzare un documento SGML è necessario disporre
di un trasformatore che riproduce correttamente sul video i vari attributi
grafici di formattazione impostati dalla codifica, svolgendo lo stesso
tipo di lavoro che i browser Web svolgono per i documenti HTML. La differenza
in questo caso è che al fine d'interpretare le informazioni di formattazione
inserite nel documento deve esistere un file separato chiamato Document
Type Definition (DTD).L'SGML viene usato per creare documenti complessi
che possano essere condivisi all'interno di un'azienda o di un settore
di questa. Il documento rimane collegamento in modo intelligente alle
informazioni di partenza in modo da parmettere aggiornamenti istantanei.
Un'area di applicazione tipica è quella dei manuale tecnici di manutenzione.
La codifica SGML è adatta solo per chi ha una volonta ferrea, visto che
richiede un grande dispendio di tempo e di risorse, inoltre è spesso rivolgersi
a un consulente per la personalizzazione iniziale dell'ambiente di lavoro.
L'HTML, un discendente diretto dell'SGML, è divenuto molto popolare in
ambiente World Wide Web proprio perché evita molte di queste complessità
anche se è molto meno flessibile del suo fratello maggiore . Vedi anche
HTML e VRML. Qui vediamo un documento codificato con SGML. |
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SGML
attributes |
Standard Generalized Markup Language attributes (attributi del linguaggio di codifica standard e generalizzato) |
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Proprietà degli elementi all'interno di un documento SGML. Questi aggiungono
"intelligenza" al documento, migliorando la navigazione ed eseguendo azioni
in automatico al verificarsi di una condizione. |
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SGML
content model |
Standard Generalized Markup Language content model (modello del contenuto per il linguaggio di codifica standard e generalizzato) |
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Una descrizione degli elementi e sottoelementi consentiti all'interno
di un elemento SGML di ordine più elevato. Per esempio, un libro è un
elemento di ordine elevato che dovrebbe contenere elementi specifici sia
all'inizio (sommario, testo introduttivo e vari capitoli) sia alla fine
(appendici, glossario e indice analitico). Il corpo primario del libro
(l'insieme dei capitoli) diventa un elemento di ordine inferiore rispetto
al libro nella sua totalità e a sua volta contiene paragrafi, elenchi,
figure, didascalie e via di questo passo. I paragrafi a loro volta possono
essere ridotti a singoli caratteri e a singoli numeri. |
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SGML
declaration |
dichiarazione del linguaggio di codifica standard e generalizzato |
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Un file di testo che regola gli aspetti a basso livello di un documento
SGML: l'insieme dei caratteri usati, le opzioni SGML consentite e qualunque
codice, specifico del sistema, che deve essere usato oppure evitato. |
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SGML
document |
Standard Generalized Markup Language document (documento in linguaggio di codifica standard e generalizzato) |
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Nel mondo SGML, un documento è un contenitore d'informazioni non formattate,
composto da tre parti: la dichiarazione (declaration), il file DTD e l'istanza
del documento (document instance). |
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SGML
document instance |
Standard Generalized Markup Language document instance (istanza del documento in linguaggio di codifica standard e generalizzato) |
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Si tratta del testo vero e proprio che dovrà essere riprodotto nel documento
SGML, con i relativi marcatori. Viene riferito a uno specifico file DTD
(Document Type Definition) che contiene le definizioni dei marcatori utilizzati.
Gli eventuali grafici oppure oggetti non testuali vengono gestiti come
entità esterne e non possono entrare in questo file. |
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SGML
element |
Standard Generalized Markup Language element (elemento SGML) |
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Si tratta del testo vero e proprio che dovrà essere riprodotto nel documento
SGML, con i relativi marcatori. Viene riferito a uno specifico file DTD
(Document Type Definition) che contiene le definizioni dei marcatori utilizzati.
Gli eventuali grafici oppure oggetti non testuali vengono gestiti come
entità esterne e non possono entrare in questo file. |
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SGML
entity |
Standard Generalized Markup Language entity (entità del linguaggio di codifica standard e generalizzato) |
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Un oggetto oppure un segnaposto (bookmark) SGML che definisce una parte
non testuale di un documento, un brano di testo usato di frequente oppure
un blocco di testo che varia in base a una certa condizione. |
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