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Glossario informatico
 
 

 BT - BY

BTB Branch Target Buffer
 
Una memoria associativa tipicamente di piccole dimensioni (128-512 voci) che tiene sotto controllo l'indice ICache e che, basandosi sulla storia delle varie diramazioni (branch) cerca di predire a quale indice ICache si debba accedere al prossimo ciclo di clock.
buffer
Un segmento di memoria riservato alla registrazione di un dato che deve essere in qualche modo elaborato, trasmesso oppure memorizzato. Il buffer può essere una zona della memoria principale che il programma applicativo oppure il sistema operativo assegnano temporaneamente alla funzione di contenitore di servizio, oppure può essere un piccolo banco di memoria hardware abbinato a un particolare dispositivo, come ad esempio un disco, la porta seriale oppure una scheda di rete. Nella comunicazione di dati, si crea solitamente un buffer sia sulla macchina trasmittente sia su quella ricevente così che le informazioni fluiscano in modo continuativo anche se i due terminali lavorano con velocità tra loro diverse. Il buffer si riempie quando il computer ricevente è impegnato in altre elaborazioni e poi si svuota non appena quest'ultimo torna a prestare attenzione alla linea di trasmissione.
buffer underrun esaurimento del buffer
 
Un errore che si verifica nella masterizzazione di un CD-ROM quando s'interrompe il flusso dei dai provenienti dalla cache e diretti al dispositivo laser di scrittura. Normalmente si verifica quando il computer non riesce a trasferire i dati al masterizzatore con velocità sufficiente. In queste condizioni il disco si rovina.
bump mapping mapping in rilievo
 
Modificare la superficie di un oggetto usando un effetto ottico con luci e ombre che dia l'impressione che vi siano rilievi (bump). Per applicare varianti alla superficie di un oggetto non è necessario cambiarne effettivamente la forma, che richiederebbe di ricalcolare le geometrie. Basta applicare luci e ombre alla texture così da creare un effetto rilievo nei punti in cui lo vogliamo. Questa tecnica consente di risparmiare tempo ma è facile riconoscerla perché l'oggetto ai bordi estremi rimane piatto e non mostra invece la silhouette dei rilievi che avrebbe se lo avessimo effettivamente modificato nella forma. Il primo cilindro è rivestito con una texture standard alla quale viene applicata la bump texture della seconda figura così da produrre l'effetto rilievo come nella terza figura. Da notare che ai bordi il cilindro rimane piatto, rivelando così che si tratta di un gioco ottico di luci e ombre anziché di una vera e propria trasformazione della struttura della superficie.
burst data transfer rate velocità di trasferimento in burst-mode
 
Talvolta chiamato transfer rate esterno (externa transfer rate), specifica la velocità di lettura delle informazioni contenute nel buffer dell'unità disco, una piccola area di memoria utilizzata per ottenere una maggiore velocità di accesso. Gli attuali dischi Enhanced IDE o Fast ATA fanno registrare una velocità di trasferimento in burst-mode compresa tra gli 11,1 e i 16,6 MByte al secondo. I drive SCSI-2 vanno dai 10 ai 40 MByte per secondo.
bus
Un insieme di linee elettriche utilizzate all'interno o all'esterno di un computer per mettere in comunicazione tra loro e con il computer medesimo dispositivi elettronici che debbano scambiare dati in formato binario e che richiedano, magari, alimentazione. La parola è l'abbreviazione di omnibus (per tutti) e come nei veicoli di trasporto pubblico lascia intendere che tutte le apparecchiature presenti sul bus ricevono gli stessi impulsi elettrici, utilizzati però solo dall'apparecchiatura a cui sono destinati. Affinché siano riconoscibili, questi impulsi che veicolano informazioni deve essere accompagnati da qualche tipo d'indirizzo che identifichi il mittente e il destinatario. Qualsiasi apparecchiatura può essere collegata in un punto qualsiasi del bus e funzionare allo stesso modo delle altre (non c'è differenza nella posizione). Il bus può essere paragonato a una ferrovia con più binari che collega tra loro elementi diversi del computer lungo un percorso obbligato. Possono esserci solo due stazioni agli estremi (come nel caso del bus che unisce il microprocessore centrale alla memoria e agli altri bus di sistema) oppure possono esistere diverse stazioni intermedie, come il bus che collega microprocessore e memoria alle schede di espansione.
BUS
Broadcast and Unknown Server (server per i pacchetti di broadcast e per i pacchetti con indirizzo di destinazione sconosciuto)
 
Un server per emulare il funzionamento di una LAN tradizionale su rete ATM che permette di veicolare all'interno di una singola VLAN i pacchetti di broadcast e quelli indirizzati a un destinatario ignoto. Vedi LANE. Questo server gestisce i pacchetti broadcast che escono da un client di una LAN emulata con l'indirizzo fisico di destinazione FF-FF-FF-FF-FF-FF, più tutto il traffico multicast e il traffico unicast che viene per la prima volta spedito dal client a un indirizzo fisico di cui non si conosce ancora la collocazione fisica.
bus
Una topologia di rete in cui tutti i nodi sono collegati allo stesso cavo o al medesimo percorso trasmissivo. Tutti i nodi sono uguali tra loro e ricevono tutte le trasmissioni che circolano sulla rete. Vedi topologia elettrica e topologia fisica.
bus agent
Qualsiasi dispositivo collegato al bus esterno del P6, che sia abilitato a inviare richieste sul bus.
bus di espansione
Un gruppo di linee di controllo che forniscono un'interfaccia con relativo buffer verso i dispositivi collocati sulla scheda di sistema (scheda madre) oppure su schede aggiuntive inserite nei connettori di espansione. I tipi più comuni di bus di espansione integrati su scheda madre sono ISA e PCI, nei portatili si aggiunge anche il bus PCMCIA e sulle macchine più recenti troviamo l'USB.
bus enumerator enumeratore di bus
 
In un sistema Plug and Play, un driver che governa il bus di sistema e che individua tutti i dispositivi collegati a quel bus, caricandone e informazioni relative all'interno dell'albero di configurazione hardware ( hardware tree).
bus locale Vedi local bus.
bus mastering autogoverno del bus
 
Una tecnica mediante la quale una scheda di espansione può trasferire le informazioni in proprio possesso direttamente alla memoria centrale del computer senza chiamare in causa il processore primario, il quale continua a fare quel che stava facendo prima e non viene interrotto. Talvolta lo scambio diretto è anche possibile tra una scheda e laltra. Durante la fase di bus mastering la scheda prende controllo temporaneo del bus. Gli unici tipi di bus che consentono operazioni di questo tipo sono l'EISA il Micro Channel, il PCI e, in futuro, il Card Bus PCMCIA. Le prestazioni di una scheda bus mustering superano dal 20 al 70% quelle di una scheda normale. Considerando lalto costo di questi dispositivi il loro impiego è solitamente limitato ai server.
business intelligence raccolta e analisi dei dati a fini aziendali
 
La raccolta, selezione e combinazione delle informazioni disponibili all'interno o all'esterno di un'azienda, al fine di produrre nuove informazioni e analisi utili per la conduzione dell'azienda medesima. Consiste nell'analizzare informazioni pubblicamente disponibili al fine di acquisire una conoscenza approfondita della situazione e per maturare decisioni vantaggiose. La si conduce analizzando i comunicati stampa, gli articoli di giornale, la documentazione tecnica di prodotto, le ricerche di mercato, i servizi on-line e qualsiasi altra fonte accessibile che possa produrre informazioni rilevanti.
byte
L'unità minima di memorizzazione usata nei computer moderni. Corrisponde a otto bit più un eventuale nono bit di parità. Corrisponde anche all'unità minima d'informazione vista da molti programmi. Infatti un singolo byte corrisponde a un carattere (lettera dell'alfabeto o numero decimale) e in qualsiasi dato momento un computer può visualizzare 256 caratteri diversi, dati appunto dalle combinazione degli 8 bit (2 elevato all'ottava).
byte size dimensione del byte
 
Esistono due possibili dimensioni del byte in ambito FTP: quella usata per determinare la dimensione logica del file e quella impiegata per il trasferimento. La seconda viene sempre espressa in byte da 8 bit, ma non necessariamente coincide con la dimensione di byte che verrà usata nel memorizzare il file sul disco rigido del sistema oppure con la dimensione di byte che servirà da metro di riferimento per interpretare la struttura dei dati contenuti all'interno del file medesimo (fine del file, suddivisione di questo in record e via dicendo).
byte-oriented protocol protocollo orientato ai byte
 
Un protocollo che trasmette i dati nella forma di una sequenza di caratteri o byte. Al fine di distinguere le informazioni di controllo dai dati veri e propri, il protocollo usa particolari caratteri che hanno uno speciale significato per la stazioni trasmittente e per la stazione ricevente. Questi speciali caratteri servono a sincronizzare mittente e destinatario e a fornire un sistema per controllare che i dati spediti sia corretti, attivando una correzione automatica degli errori qualora non lo siano. Lo svantaggio è che non è possibile usare all'interno dei dati i caratteri speciali usati da quel particolare protocollo. Ogni carattere è preceduto da un bit d'inizio (start) e da un bit di (stop) e non sono necessarie altre forme di sincronizzazione. Gran parte dei protocolli asincroni usati con i modem sono di tipo byte-oriented, quelli invece usati per le trasmissioni sincrone sono bit-oriented.
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